La musica dei popoli dell’area balcanica è molto antica. Il sistema montuoso dei Balcani abbraccia un territorio dell’Europa Orientale che va dalla Bulgaria alla Serbia. In queste zone da tanto tempo coesistono differenti gruppi etnici e religiosi. Così, nel corso dei secoli, si è sviluppata una forma sonora che mescola musiche di culture e tradizioni diverse, talvolta anche legate ad influenze turche e arabe.
Quando oggi pensiamo alla musica balcanica ci vengono subito in mente quelle canzoni folkloristiche eseguite con fisarmoniche, violini, tamburelli e chitarre su ritmi molto vivaci. E la associamo anche agli zingari che ballano e si divertono nei momenti gioiosi dei loro viaggi in roulotte, quando fanno festa oppure in occasione dei matrimoni. Franz Liszt, importantissimo compositore di musica classica, scrisse a tal proposito che gli zingari “sono dotati di un senso musicale di grande profondità, sconosciuto a qualsiasi altro popolo”.
In anni recenti c’è un musicista che più di ogni altro si è ritagliato un ruolo importante nell’ambito della musica balcanica ed è Goran Bregovic. Nato nel 1950 ha fatto parte negli anni ’70 del gruppo rock Bijelo Dugme. Ma il vero successo per lui è arrivato tra la fine degli anni ’80 e il decennio successivo, grazie alla composizione di numerose colonne sonore, soprattutto per i film del regista Emir Kusturica. Nella sua musica è partito dalla tradizione balcanica, rendendola più moderna attraverso contaminazioni con danze zigane, tango, rock, tecnologia e suoni di ottoni.

