A metà degli anni ’60 i Beatles erano famosissimi in tutto il mondo. I giovani si tagliavano i capelli come loro, vestivano come loro, compravano tutti i loro dischi e facevano chilometri per vedere i loro concerti. Ogni piccolo passo della band era seguito con la massima attenzione dai mass media e si moltiplicavano le apparizioni in televisione e le interviste sui giornali. Quando andavano a suonare all’estero tantissimi fan li aspettavano agli aeroporti. Nel 1965 addirittura ricevettero il titolo di “Baronetti” dalla Regina d’Inghilterra. Anche in Italia ci fu grande attenzione verso di loro, soprattutto quando fecero una tournée nel 1965 che culminò con un famoso spettacolo al Vigorelli di Milano davanti a quasi 30000 persone.
Eppure proprio i concerti divennero un problema, perché il pubblico era così rumoroso e in preda al delirio che con le urla spesso copriva le canzoni che i musicisti eseguivano. Inoltre ebbero dei problemi con la polizia e con delle organizzazioni studentesche quando andarono a suonare in Giappone e nelle Filippine. Per questi motivi arrivò la decisione drastica di rinunciare agli show dal vivo e la loro ultima esibizione si tenne a San Francisco il 29 agosto 1966.
Dopo quella data i Beatles proseguirono la loro attività dedicandosi alla composizione e alla registrazione di nuove canzoni. Nacquero così album leggendari che hanno fatto la storia del rock e influenzato tantissimi gruppi dei decenni a venire.

