Oggi con il termine “musica classica” intendiamo tutta quella musica che si è sviluppata a partire dall’undicesimo secolo e arriva fino al secolo scorso. I più giovani tendono a pensare che si tratti di un genere noioso, soprattutto perché non è cantato. Abituati ad ascoltare i cantanti più alla moda con ritmi veloci e ballabili e con ritornelli che restano subito impressi, sembra che tutto il resto non sia interessante.
In realtà noi siamo continuamente a contatto con la musica classica, che viene utilizzata come colonna sonora di film, come jingle pubblicitari, come accompagnamento di videogiochi. Anche la musica classica vuole trasmettere significati e emozioni, con gioia o tristezza, solo che lo fa in maniera diversa. A volte basta un brano breve di solo pianoforte, a volte ci vuole un’orchestra con tanti strumenti che interagiscono tra di loro.
Le composizioni classiche possono anche raccontare storie, o anche fiabe, come nel caso di “Pierino e il lupo” del russo Prokofiev. In questa opera ogni personaggio è associato a uno strumento. Pierino è abbinato agli archi, l’uccellino al flauto, il gatto al clarinetto, il lupo ai corni, il nonno al fagotto e così via. Esistono anche versioni con voci illustri che narrano gli eventi, come quelle di David Bowie e Roberto Benigni.
Giuseppe Di Spirito

