Coloriamo il mondo di Donatella Calzari
Anche i loro abiti, come quelli dei genitori e degli insegnanti, erano di questi due tristi colori.
Coloriamo il mondo
di Donatella Calzari
C'era una volta il paese di Gridellino, dove i bambini coloravano i disegni soltanto con i colori grigio e nero.
Anche i loro abiti, come quelli dei genitori e degli insegnanti, erano di questi due tristi colori.
Quando guardavano dalla finestra vedevano sfrecciare auto, moto, autobus, tram, aerei... indovinate di quali colori... esatto, sempre gli stessi!
Gli alunni della scuola, però, erano stanchi della monotonia e di queste tinte che li intristivano, così un giorno decisero di chiedere aiuto alla Fata Serenella, la fata della serenità e dell'allegria. Le scrissero una lettera che lasciarono sui grigi banchi di scuola, rimanendo in attesa della risposta.
Il mattino seguente entrarono a scuola e chi videro?
Sì, proprio lei, la Fata Serenella in persona, con un magnifico abito indaco e fluenti capelli turchini.
Li attendeva con un sorriso e li invitò ad accomodarsi. I bambini, aspettandosi che la fata risolvesse subito il loro problema, si stupirono molto sentendo che li avrebbe sì aiutati, ma che gran parte del lavoro lo avrebbero dovuto fare loro stessi.
La fata fece roteare nell'aria la sua bacchetta d'argento pronunciando una formula magica:
Bacchetta argentata
da fata incantata
realtà regalata
supercolorata.
Subito apparvero tante piccole bacchette magiche, una per ogni bambino. Fata Serenella spiegò che ognuno di loro poteva scegliere di colorare una cosa, un animale, una persona così, grazie all'aiuto di ciascuno, tutto il paese di Gridellino sarebbe diventato un "murale" a cielo aperto, composto da mille sfaccettature dalle tinte più disparate.
La prima a mettersi all'opera fu Cristina, che afferrò con gioia la bacchetta donata e incominciò ad usarla come un pennello, seguita dai suoi compagni.
