In volo verso il Sole in groppa ad un aquilone
Per ogni desiderio una danza verso i cieli più alti
Osservare un aquilone ballare nell’aria, con giravolte spettacolari, regala sempre una sensazione di spensieratezza e di gioia. L’aquilone simboleggia la libertà, la leggerezza e l’energia. Un oggetto dalle tante forme, appeso ad un filo e fatto volare dal vento; grazie ad un rocchetto da stringere tra le mani, con il filo arrotolato su di esso e collegato all’aquilone, andando controvento, l’aquilone prende quota. Questo non è solo un gioco, ma per tanti è motivo di studio ed esperimento per una serie di riflessioni che investono campi di studio come la scienza, la geografia, lo sport, la religione. La parola aquilone deriva dal latino aquilo-aquilonis, cioè “vento settentrionale”, e nella mitologia romana Aquilone era la personificazione dei venti del Nord. Questa simpatica costruzione è tra i più famosi giochi da ragazzini, popolare, ecologico e internazionale, un passatempo antico che dona sempre emozioni e non perde il suo fascino per tutte quelle forme strane e quei meravigliosi colori stravaganti; i più poetici ritrovano in questi voli leggeri una sensazione di spensieratezza, desiderio di viaggiare, di lasciarsi trasportare liberi dal vento e lontani dalle preoccupazioni. Allo stesso tempo l’aquilone è diventato l’emblema di molti diritti negati, dal sapore di vento e di libertà, che regala sogni di speranza a bambini ed adulti. Nato in Cina, l’aquilone veniva realizzato con canne di bambù e seta, con la forma di un animale o di un drago e il suo volo libero assumeva un significato religioso, come un collegamento fra terra e cielo che avvicinava con le divinità; inoltre, si riteneva che avesse la capacità di predire il futuro: più in alto saliva e più importante era il possibile successo economico del suo proprietario, nonché dall’interpretazione del volo ne derivavano auspici per il futuro. Ad oggi nei Paesi Orientali è possibile vedere in cielo tantissimi aquiloni, dalle forme più diverse, che trasportano striscioni con frasi augurali o di buon augurio. Nel nostro continente l’uso dell’aquilone si è diffuso in tempi recenti, dopo la sostituzione della seta con la carta, che lo rese più accessibile a tutti e assunse presto anche un aspetto ludico. Anche Marco Polo nei suoi resoconti di viaggio orientali, ricorda degli aquiloni a scopo divinatorio: prima della partenza di una nave si faceva volare un aquilone per trarne presagi sull’esito del viaggio. Fu dal 1700 che l’aquilone venne impiegato per scopi scientifici e metereologici, infatti Benjamin Franklin lo usò per lo studio dell’elettricità atmosferica, Guglielmo Marconi per i collegamenti radio tra Europa e America e i fratelli Wright lo utilizzarono durante la ricerca e lo sviluppo per la costruzione del primo aeroplano. Anche se in occidente questo figlio del vento ha perso la sua funzione simbolica o religiosa, il suo fascino dalle mille forme e dimensioni è diventata una vera e propria mania, per i quali si celebrano festival, manifestazioni ed eventi che riguardano gli aquiloni, dove si coniugano fantasia, creatività, arte e cultura e si incontrano i migliori maestri Aquilonisti.
L’utilizzo diffuso dell’aquilone si è evoluto in una serie di attività sportive come il volo acrobatico, oppure il Power Kiting che utilizza aquiloni "da trazione" in grado di spostare piccole imbarcazioni o veicoli a tre ruote, o ancora il Kitesurfing, dove l’aquilone viene impiegato per farsi trascinare sull’erba, sulla sabbia o sull’acqua. Nelle versioni moderne, gli aquiloni non sono più realizzati con carta e bambù, ma con moderni tessuti antistrappo in nylon o poliestere.
Da una piccola e semplice struttura composta da pochi elementi può venir fuori un’esperienza senza paragoni, dove basta lasciarsi incantare dalla magia del vento e lasciarsi trasportare tra la leggerezza dell’aria.