
Super Carlotta Incipit di Fulvia Degli’Innocenti
Una bambina normalissima, direte voi. Fino a quando non c’è qualcuno in pericolo e allora apre l’armadio, indossa la sua calzamaglia nera,

Super Carlotta adora i marshmellow, indossa tute colorate, le piace la musica rock, è una grande
lettrice di fumetti, suona la batteria e ha una chioma riccia e rossa che tiene legata con un codino
ritto sulla testa. Una bambina normalissima, direte voi. Fino a quando non c’è qualcuno in pericolo
e allora apre l’armadio, indossa la sua calzamaglia nera, mascherina sugli occhi, un mantello rosso
svolazzante e diventa Super Carlotta. In una città come la sua c’è sempre bisogno di una bambina
con i superpoteri. Capita che un gatto si intrufoli fuori dalla porta e si perda: niente paura, ci pensa
Super Carlotta. Lei ha un fiuto speciale per i gattini smarriti, e poi sa arrampicarsi sugli alberi come
un puma. È lassù che ha trovato Merlino, un gattone rosso scomparso dalla casa della signora
Adalgisa. Per lei era come un figlio, e che gioia quando Carlotta glielo ha riportato sano e salvo.
Nella sua scuola c’è una banda di bulletti che fanno i prepotenti con Tobia, uno scricciolo di bimbo
molto timido che se ne sta sempre in un angolo a leggere. Eccoli, che lo circondano con l’aria da
prepotenti, e gli fanno volare il libro. Questo è un lavoro per Super Carlotta, che piomba in mezzo a
loro e li mette a terra con tre mosse di kung fu.
«È d’ora in avanti lasciate in pace Tobia. E invece di lanciare i libri provate a leggerli che può farvi
solo bene».
State certi che non ci proveranno più, Super Carlotta sa essere molto convincente.
Super Carlotta ha la vista di una lince: quando vede un ladruncolo avvicinarsi furtivo a un
vecchietto con una mossa di karate gli immobilizza la mano mentre sta per sfilargli il portafoglio
dalla tasca dei pantaloni.
«Giù le mani. E vai a cercarti un lavoro vero».
Il vecchietto non fa che ringraziare: aveva appena ritirato la pensione alla posta.
Dura la vita della supereroina, ma ci sono anche tante soddisfazioni. e dopo tanta fatica è bello
ritrovarsi la sera con mamma e papà che la riempiono di coccole e attenzioni.
«Che cosa hai fatto di bello oggi?»
«Oh, niente di che, le solite cose. E tu mamma?»
«Giornataccia: tra lavoro, casa, il tuo fratellino con il mal di pancia. A volte vorrei tanto avere dei
superpoteri».
“Vorrà dire che farò gli straordinari” pensa Carlotta. E quando tutti dormono, indossa di nuovo il
suo costume. Anche la sua famiglia ha bisogno di una Supereroina…
