Poteri tascabili Di Giovanni Caviezel

Poteri tascabili Di Giovanni Caviezel

Queste dieci penne, hanno dieci poteri diversi, alcuni buoni, altri meno buoni, altri un pochino malvagi. Ora» disse ancora la zia «tocca a te!

Bimed I racconti di Bimed
Cilento - lunedì 16 gennaio 2023
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«Vedi queste dieci penne a sfera?» disse mia zia Tata Gianna aprendo la cerniera lampo di un
astuccio di finta pelle rossa, un po’ scrostata dal tempo e dall’uso.
Le dieci penne erano di plastica, con un pulsante in cima, di quelle che se schiacci il pulsante la
punta scende, e tu scrivi. Le penne erano tutte della stessa forma: identiche, tranne che per il colore.
Una rossa, una blu, una azzurra, una verde, una gialla, una viola, una arancione, una bianca, una
nera, una rosa.
«Queste dieci penne, hanno dieci poteri diversi, alcuni buoni, altri meno buoni, altri un pochino
malvagi. Ora» disse ancora la zia «tocca a te: ti regalo l’astuccio e il suo intero contenuto e, quando
avrai bisogno di qualche potere, scegli la penna che più ti piace, schiaccia il pulsante, e scoprirai
che tipo di potere avrai fra le tue mani».
«Ma allora queste penne sono delle specie di bacchette magiche?» chiesi io.
«Diciamo di sì, solo che il potere di una bacchetta magica non finisce mai, mentre i poteri dentro
queste penne hanno un tempo limitato, diciamo circa venti minuti».
«Non mi sembra molto» dissi io perplesso.
«Invece a me non sembra poco affatto!» replicò piccata Tata Gianna «Tutto dipende dal tipo di
potere, no?»
In effetti, pensai io, non era una cosa da poco.
«È il mio regalo per i tuoi dieci anni!» disse trionfante zia Tata Gianna.
Ciò detto, l’anziana zietta maghetta mi soffiò un bacio con la mano destra, agitò la sinistra in uno
strano modo, e sparì in una nuvoletta azzurra, lasciandomi solo con l’astuccio e le dieci misteriose
penne.
Avevo voglia di raccontare questa strana cosa a qualcuno, ma mi sembrava una faccenda troppo
grossa per poterla spifferare così, al primo che capita.
Decisi che mi sarei confidato con qualcuno in grado di capire e apprezzare. Così andai a raccontarlo
a Giulia, la mia ex baby sitter. Lei sapeva tutto di mia zia, e non si sarebbe affatto stupita di quel
dono bizzarro: dieci poteri tascabili, e per giunta coloratissimi.

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