
9 maggio 1978: l'uccisione di Aldo Moro

Aldo Moro nacque il 23 settembre 1926 in provincia di Lecce (Puglia) e fu assassinato a Roma. Politico, giurista e accademico italiano, fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana di cui ne divenne prima segretario e poi presidente; fu Ministro della Giustizia, della Pubblica Istruzione e per quattro volte Ministro degli Esteri.
Il caso Moro è l'insieme delle vicende relative all'agguato, al sequestro, alla prigionia e alla sua uccisione, ma anche delle ipotesi e della ricostruzione degli eventi spesso discordanti tra loro.
Era la mattina del 16 marzo 1978 quando l'auto che trasportava Aldo Moro alla Camera dei deputati fu intercettata e bloccata in via Mario Fani a Roma, da un nucleo armato delle Brigate Rosse. In pochi minuti i brigatisti uccisero i due carabinieri a bordo dell'auto di Moro e tre poliziotti che viaggiavano sull'auto di scorta, mentre sequestratori il presidente della Democrazia Cristiana e lo tennero prigioniero per 55 giorni. Egli fu sottoposto ad un processo politico da parte del cosiddetto "tribunale del popolo", istituito dalle stesse Brigate Rosse e infine lo uccisero il 9 maggio 1978. Il suo corpo fu ritrovato lo stesso giorno nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, poco lontana dalla sede nazionale del Partito Comunista Italiano e dalla sede nazionale della Democrazia Cristiana.
Il caso Moro ha ispirato il CINEMA con film che hanno narrato la storia del sequestro e dell'uccisione dello statista democristiano:
* Il caso Moro
* L'anno de terrore
* Piazza delle cinque lune
* Buongiorno, notte
la TELEVISIONE con serie dedicate alle vicende del Caso Moro e anche alle testimonianze di personaggi politici tra cui Giulio Andreotti;
Il TEATRO con opere incentrate sui misteri di questo caso.
L'omicidio di Aldo Moro tenne l'Italia col fiato sospeso per 55 giorni e ancora oggi non è stata fatta luce su pagine ancora oscure.
Nel 44esimo anniversario dell'uccisione di Aldo Moro, si celebra il Giorno in memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi. La ricorrenza unisce al ricordo di chi ha subito eventi drammatici, la vicinanza delle istituzioni e dei cittadini alle famiglie.
Il Presidente Mattarella ha deposto una corona di fiori in via Caetani e alla breve cerimonia hanno partecipato i presidenti del Senato, della Camera, del Consiglio, della Corte Costituzionale e del sindaco di Roma.
Secondo il sindaco di Palermo Orlando, quel 9 maggio ricorda la tragica fine della realizzazione di una "democrazia compiuta", impedita da un intreccio di interessi eversivi nazionali ed internazionali, esterni ed interni allo Stato.
