I 7 esploratori

I 7 esploratori

di Gennaro Guida

Bimed I racconti di Bimed
Cilento - martedì 03 maggio 2022
Gli esploratori
Gli esploratori © web

Siamo amici di scuola e viviamo in una zona che è in perenne trasformazione, come se case, strade nuove e in costruzione, non avessero ancora deciso cosa diventare. «Diventerà un paese o una città?» ci chiediamo guardando crescere il quartiere. La nostra scuola è come noi, in attesa di diventare grande ma, per il momento, va bene così anche se non ha ancora una palestra e i cortili sono spogli e senza giardini, la nostra scuola ci piace. Facciamo parte di un gruppo veramente speciale ci chiamiamo “gli esploratori”, siamo in 7, compagni di classe della quinta elementare Sezione C, quattro maschi e tre femmine ma nessuno di noi è nato in questo quartiere, ci siamo ritrovati qui e siamo diventati grandi amici. Ognuno ha storie curiose da raccontare a partire dalle proprie origini: Rami, per esempio, è un bambino tunisino, Ajar è indiano, Marek e Ewa sono polacchi, Sofia, Sandra e Mario sono italiani. Ewa e Sofia sono le bambine più studiose del gruppo, quelle più brave a scuola, dicono ridendo che siamo internazionali come le Nazioni Unite. Ci incontriamo ogni pomeriggio, se il tempo è buono, nel campetto dietro la scuola, ci sono dei muretti dove ci sediamo, chiacchieriamo, facciamo progetti e giochiamo. Un giorno, in una delle nostre esplorazioni, ci siamo avventurati in una zona dove non eravamo mai stati, scoprendo un torrente che delimita la zona dove il quartiere è in costruzione. Sopra un grande cartello abbiamo letto che in quel posto, attualmente abbandonato e pieno di erbacce, sarebbe dovuto nascere un parco, il disegno sul cartello era molto bello e prometteva bene. Rami notò che in mezzo ad un gruppetto di alberi c'era un una piccola costruzione in pietra e legno con un bell’ orto e un giardino, tutto era recintato da una rete verde metallica ed un cancello in legno. Una volta vicini al cancello, un cane bianco cominciò ad abbaiare furiosamente e un uomo anziano con fermezza ci disse che non potevamo restare lì perché era proprietà privata. «È meglio che ce ne andiamo» disse Hajar che aveva paura dei cani. Ci guardammo in silenzio e mentre il cane continuava ad abbaiare ci allontanammo, ma sapevamo che saremmo tornati… gli esploratori non si fermano così facilmente.

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