Olimpia

E vissero tutti sportivi e contenti

Cicciomede In poche parole
Cilento - sabato 19 febbraio 2022
In poche parole
In poche parole © Ivo Guderzo

Non vi sarà di certo sfuggito che in questo periodo, a Pechino, capitale della Cina, si stanno svolgendo i Giochi Olimpici Invernali.

Quello che probabilmente vi sarà sfuggito, ed era sfuggito anche a me fino a cinque minuti fa, è quella parola che usiamo con tanta disinvoltura più o meno ogni due anni, quando ci sono questi grandi raduni sportivi, e cioè OLIMPIADE. O meglio, il suo significato.

Cuore di questo nobile termine è Olimpia, un’antica città della Grecia famosa, ai suoi tempi, per ospitare giochi a cui partecipavano atleti provenienti da tutte le coste del Mediterraneo, che era praticamente il mondo conosciuto all’epoca.

I giochi si tenevano ogni quattro anni, come si fa ancora oggi, ed erano avvolte anche da un profondo significato religioso. Olimpia era, infatti, anche sede di un importante tempio dedicato a Zeus e nota meta di pellegrinaggio.

Esistono molti racconti sulle origini delle olimpiadi, ma il più divertente, secondo me, è quello che vede il re Elomao e l’eroe Pelope impegnati in una corsa su quadrighe (carrozze a quattro cavalli) da Pisa a Corinto. Il motivo? La mano della figlia di Elomao, che Pelope voleva conquistare, Ippodamia.

La parte meno divertente e più “classica” della storia è il fatto che la fanciulla, per sfuggire a una maledizione, dopo essere stata liberata da Pelope, istituì i giochi in onore di Zeus nella città in cui era venerato, ovvero Olimpia.

E vissero tutti sportivi e contenti.

Cicciomede

[Copertina di Ivo Guderzo – ErrareUmano.org]

 

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