Il terremoto del 1980 a Calabritto
C'era una volta Calabritto, un piccolo paese arroccato sulla collina, tra monti che lo avvolgevano come un mare la sua isola...
C'era una volta Calabritto, un piccolo paese arroccato sulla collina, tra monti che lo avvolgevano come un mare la sua isola. Bello come un presepe quando a sera le luci si accendevano, e colmo d'amore con i suoi abitanti che vivevano seguendo il ritmo delle stagioni...
Era il 23 novembre del 1980! Una domenica in cui nonostante fosse autunno inoltrato, quando il freddo si fa sentire, era un giorno in cui il clima era mite e la gente, che amava passeggiare nella piazza, era fuori, rivelandosi una fortuna per molti.
All'improvviso un grande boato preannunciò l'immane tragedia che da lì a poco si sarebbe consumata. Una tremenda scossa di terremoto distrusse in pochi attimi quell'antico borgo seppellendolo sotto cumuli di macerie insieme a tante persone che si trovavano nelle loro case. I superstiti rimasero attoniti con i loro volti coperti di polvere e gli occhi vuoti per l'immenso dolore. Scavarono per giorni sperando di trovare in vita qualche loro caro sotto quelle montagne di pietra. Tornò il freddo, più intenso e pungente che mai mentre la gente, accanto a fuochi di fortuna, non aveva neanche la forza di piangere: il dolore era troppo grande per tradurlo in lacrime liberatorie...
Oggi, a distanza di 41 anni, ognuno ricorderà quel lontano giorno, lontano nel tempo, ma più vivo e reale che mai. Oggi ognuno, in un rispettoso silenzio, affiderà al Signore parenti e amici che persero la vita in quel 1980 e tutti insieme si sentiranno accomunati, vicini e lontani, in un ricordo condiviso fatto di solidarietà e di affetto.
In seguito Calabritto è stato ricostruito tutto nuovo e tutto bello su quelle macerie, ma ognuno porta nel cuore un paesello simile ad un presepe, con le sue case di pietra attaccate le une alle altre, come un caldo abbraccio dove ripararsi per avere protezione e conforto.
Oggi c'è Calabritto, arroccato sulla collina, circondato da montagne che lo avvolgono come un mare la sua isola...
Oggi c'è Calabritto con i suoi abitanti che continuano a vivere seguendo il ritmo delle stagioni, ma con il cuore dove si mescolano tutti insieme amore, gratitudine, rimpianto, nostalgia, dolore...