Mistero in colonia
Le 4 M, avevano deciso di chiamarsi fin dall'inizio. M come Mega, M come l'iniziale dei loro nomi....
Le 4 M, avevano deciso di chiamarsi fin dall'inizio. M come Mega, M come l'iniziale dei loro nomi: i gemelli Massimo e Mirella, Michele e Maddalena. Dieci anni ciascuno, nati in città diverse ma nello stesso mese, a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro, amici per la pelle da quando, tre anni prima, si erano incontrati nell'atrio del grande edificio che ospitava l'affollata colonia estiva. Anche quell'anno doveva essere una vacanza come tante: giorni passati giocando fra le onde o nel 'fortino' che avevano costruito nella pineta alle spalle della colonia e che continuavano a migliorare di anno in anno, invece le cose erano andate storte fin quasi dall'inizio. A sparire, dapprima, erano state piccole cose: un paio di infradito, un giornalino a fumetti, qualche spuntino, un pareo lasciato sulla sdraio. Ovviamente gli adulti avevano affibbiato la colpa alla distrazione, alla sbadataggine tipica dei bambini, o a un ignoto burlone deciso a divertirsi alle spalle dei compagni. Quando però la direttrice aveva convocato un'assemblea per annunciare che dal suo ufficio erano spariti i soldi raccolti per la tanto attesa gita in barca, la faccenda era diventata di colpo molto più seria. Da quel momento la vacanza era stata ufficialmente rovinata: niente più risate e giochi spensierati ma sguardi diffidenti, e tutti che cercavano di stare alla larga il più possibile l'uno dall'altro. I sospetti non ci avevano messo molto a concentrarsi su una bambina che si trovava in colonia per la prima volta: Letizia, otto anni, capelli biondi crespi e, a dispetto del nome, sempre imbronciata e decisa a reagire in modo brusco a qualunque tentativo di fare amicizia. In breve dai sospetti si era passati alle accuse finché un giorno, sulla spiaggia, alcuni bambini l'avevano circondata strillandole contro e spingendola verso l'acqua che in quel punto diventava profonda alla svelta, e solo l'intervento di un adulto aveva impedito il peggio. Il gruppetto si era disperso in silenzio, con aria per metà di sfida e per metà vergognosa, e Letizia era corsa via singhiozzando. Era stato allora che, dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa, i Quattro Mega l'avevano seguita, decisi ad andare a fondo a quella faccenda che stava diventando di giorno in giorno sempre più sgradevole.