Lavoro

Lavorare per vivere o vivere per lavorare?

Cicciomede In poche parole
Cilento - giovedì 25 novembre 2021
In poche parole
In poche parole © Ivo Guderzo

Vi sarete sentiti dire più di una volta dai vostri genitori, zii, cugini, fratelli e sorelle maggiori: “vado al lavoro”.

Ma cos’è il LAVORO? A cosa serve?

Poiché siete bambine e bambini svegli avrete già posto questa domanda e vi avranno già risposto qualcosa come: “il lavoro serve a guadagnare i soldi per poter comprare cibo, vestiti e racchette da tennis”.

È vero, ma cosa si fa quando si va al LAVORO?

Difficile dirlo, soprattutto perché esistono tantissimi tipi di lavoro diversi, ognuno con uno scopo diverso. Abbiamo, ad esempio, il netturbino, la professoressa, il postino, la camionista, il riparatore di computer, la giardiniera. Non basterebbero cento di questi articoli per elencarli tutti. Quello che è sicuro, però, è che ognuno di questi mestieri permette di guadagnare dei soldi.

Alcuni perché producono delle cose che vengono vendute alla gente, come il bracciante; altri perché si prendono cura dei nostri bisogni come cittadine e cittadini, come il maestro o la sindaca, ma invece di pagarli direttamente, i nostri genitori lo fanno attraverso le tasse.

Non tutti i lavori sono pagati allo stesso modo e non sempre i lavoratori e le lavoratrici sono pagate quanto meritano, ma avrete tempo per capire queste cose.

Intanto, posso dirvi che lavorare è molto importante, ma non al punto da non fare nient’altro nella propria vita.

Se volete un consiglio, quando toccherà a voi provate a cercare un lavoro che vi permetta di dedicarvi alle vostre passioni.

O se proprio non lo trovate, inventatevelo!

Cicciomede

[Copertina di Ivo Guderzo – ErrareUmano.org]

 

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