
18 ottobre 1886: esce il libro "Cuore"

Il libro "Cuore" di Edmondo De Amicis è un romanzo che ancora oggi è oggetto di rivisitazione sia sul piccolo che grande schermo a testimonianza della fondamentale importanza di un libro che è difficile da dimenticare.
"Cuore" è un romanzo scritto a Torino in un periodo storico particolare, un periodo in cui l'Italia si era formata da poco, quindi un Paese da costruire e difendere e nel libro ciò che fa da filo conduttore è proprio l'orgoglio nazionale.
Il libro è pensato come il diario di un alunno, Enrico Bottini, che racconta vicende sue e dei suoi compagni di classe nella durata di un intero anno scolastico, precisamente di una terza elementare. La voce narrante principale è quella dell'alunno che tiene il diario, un racconto scritto dalla sua piccola mano a cui si aggiungono le lettere e i consigli che i genitori inseriscono per commentare e interpretare i suoi racconti, ma soprattutto per offrire importanti indicazioni e consigli per la sua crescita personale; fondamentali sono i racconti mensili del maestro dietro ai quali si sente la voce dell'autore.
Il romanzo che ebbe un immediato successo termina col trasferimento del piccolo Enrico in un'altra città dove proseguirà il quarto anno delle elementari. De Amicis offre una serie di personaggi accuratamente studiati per fornirci un quadro il più completo possibile dell'Italia postunitaria. Gli studenti infatti provengono da tutto il Paese insieme con le loro famiglie che emigravano al Nord per trovare un lavoro; dunque studenti che si trovano a vivere gli stessi problemi nello stesso luogo pur provenendo da realtà geografiche ed estrazione sociale diverse.
Riconoscere la storia dei personaggi del libro è molto importante perché ogni loro storia ci dice qualcosa sulla situazione sociale, politica ed economica dell'Italia di fine Ottocento.
Il libro è molto più complesso di quanto si possa credere e l'autore che sceglie la scuola, luogo d'istruzione e di scambio culturale, sa che è il luogo perfetto per racchiudere una molteplicità di significati.
Nel romanzo emergono il sentimento nazionale, una società ben suddivisa in classi sociali dove c'è un ordine che non può essere sovvertito perché per mandare avanti il Paese serve l'operaio e il banchiere e secondo l'ideale del tempo questa situazione è necessaria e non lascia spazio alle ambizioni personali.
Il sacrificio, la sopportazione del dolore, la rinuncia di desideri individuali in virtù di un bene sociale comune, sono tematiche che costituiscono il filo conduttore della narrazione.
Dal libro Cuore
"Coraggio... piccolo soldato dell'immenso esercito. I tuoi libri sono le tue armi, la tua classe è la tua squadra, il campo di battaglia è la terra intera e la vittoria è la civiltà umana".
