Stragi del clima: l'eccezione che diventa regola

E' successo in Germania e Belgio. Poi in Piemonte. Dove ancora?

Gina Chiacchiaro Amiamo il Pianeta Terra...la nostra Casa!
Cilento - martedì 27 luglio 2021
Stragi del clima: l'eccezione che diventa regola
Stragi del clima: l'eccezione che diventa regola © web

Circa 150 mm di pioggia, in una sola giornata, sono caduti sulla regione che comprende Germania, Belgio e Olanda, dopo settimane di pioggia precedente che avevano già saturato i suoli. 

Il fenomeno piovoso ha innescato l’onda di piena e il trasporto di detriti che ha invaso i paesi e abbattuto le case sfondando le pareti o erodendone le fondazioni. Episodi intensi causati sempre più dalla persistenza per giorni sulle stesse aree geografiche di forti eventi metereologici lenti a spostarsi, che da eccezione stanno diventando regola. 

In questo caso si è trattato della depressione “Bernd”, così denominata dall’Università di Berlino, bloccata nel suo movimento da due anticicloni, a est e a ovest. Così la pioggia insiste continuamente sui medesimi luoghi aumentando il rischio di dissesti. D’altra parte il tempo caldo e asciutto che si instaura sotto gli anticicloni persistenti alimentati da aria tropicale è la ragione di altri estremi, come i 49,6 gradi di fine giugno in Canada o i 34,3 gradi nel nord della Norvegia, ben oltre il Circolo Polare Artico. 

Alternanze che sembrano dipendere dal rallentamento della corrente polare: come un fiume quando perde velocità in una piatta pianura produce ampi meandri, così il fiume d’aria ad alta quota tende a produrre vaste e lente ondulazioni all’interno delle quali ristagna aria ora calda ora fresca. 

E perché la corrente a getto polare rallenta? Molto probabilmente perché la banchisa artica si sta riducendo e l’oceano Artico si sta riscaldando, così diminuisce la differenza di temperatura tra Equatore e Polo Nord e si affievolisce per così dire il “tiraggio” delle correnti atmosferiche che regolano il clima, da cui il mutamento dei loro percorsi millenari sui quali abbiamo calibrato la nostra civiltà.

Tutto è legato in atmosfera. Ciò che succede in remote regioni disabitate si riflette poi nel cielo sopra Liegi, Milano, Pechino causando il riscaldamento globale che amplifica e rende più frequenti gli eventi meteorologici distruttivi. 

Bisognerebbe una volta per tutte mettere in relazione queste catastrofi climatiche con il nostro stile di vita e con la nostra economia insostenibile.

Se vogliamo proteggere il nostro presente e soprattutto il futuro dei giovani da una crisi climatica sempre più severa e pericolosa, occorre saper rinunciare a qualcosa del nostro attuale stile di vita energivoro e dissipativo.

 

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