
Niccolo’ Paganini
Portava i capelli lunghi e spettinati, gli mancavano dei denti, era magrissimo e si vestiva sempre di nero.

Genio e sregolatezza. Si dice così quando un artista mostra un talento enorme e una personalità fuori dal comune. Sono caratteristiche che aveva Niccolò Paganini, vissuto tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800. Portava i capelli lunghi e spettinati, gli mancavano dei denti, era magrissimo e si vestiva sempre di nero. Le dita erano lunghe a affusolate e una rara malattia gli dava una grande mobilità alla mano sinistra. Riusciva perciò a suonare il violino come nessun altro musicista poteva e si dice che alle persone normali ci sarebbero volute dieci dita per fare quello che lui faceva con cinque. Come le star del rock cercava di esaltare la sua immagine. Nei concerti contorceva il corpo e trovava pose strane e difficili da imitare. E spesso col suo modo di suonare rompeva le corde e finiva i concerti sull’unica che rimaneva. C’è anche una leggenda secondo cui aveva fatto un patto col diavolo per avere il suo incredibile talento. Ottenne un grande successo. Gli uomini iniziarono a portare i capelli come lui, venivano preparati dolci col suo nome ed era molto ammirato dagli altri musicisti. Molte volte improvvisava e quindi le sue creazioni non potevano essere ripetute. Per questo nel corso degli anni è diventato famoso il detto “Paganini non ripete”.
Giuseppe Di Spirito
