Sulla punta della penna c'è una sfera metallica che, rotolando sulla carta, distribuisce uniformemente l'inchiostro tracciando il segno.

Storia della biro
La biro, viene chiamata anche penna a sfera e Marcel Bich è un industriale italiano naturalizzato francese.

Nessuno ne può fare a meno … alcuni la rosicchiano, altri la trattano con tutte le attenzioni … scopriamo come funziona la penna biro.
La penna biro è la fedele compagna delle nostre giornate a scuola e di quando facciamo i compiti, fu inventata negli anni '30 del secolo scorso dal giornalista ungherese Laszlo Biro, da cui prese il nome con l'aiuto del fratello Gyorgy, che era chimico di professione.
Nel 1941 i fratelli Biro emigrarono in Argentina per fuggire dalla guerra in Europa e lì fondarono la Bírós Pen of Argentina, la loro società di produzione di penne a sfera.
In Europa, la biro arrivò al grande pubblico nel 1950 grazie a Marcel Bich che comprò il brevetto, lo perfezionò e da oltre 60 produce le famose penne Bic.
Ma come funziona la biro?
Dentro la penna biro c'è una cannuccia flessibile che contiene uno speciale inchiostro, denso e un po' appiccicoso. Questo inchiostro, inventato dal chimico Gyorgy Biro è il segreto del successo di questa penna perché si asciuga subito, non sbava sul foglio e non sporca le dita. Sulla punta della penna c'è una sfera metallica che, rotolando sulla carta, distribuisce uniformemente l’inchiostro tracciando il segno. Ecco perché, la biro, viene chiamata anche penna a sfera.
Una curiosità: Marcel Bich è un industriale italiano naturalizzato francese. Nacque a Torino, nel 1914, da una famiglia originaria di Châtillon, paese della Valle d'Aosta.
