Malala Yousafzai, è un faro nella lotta contro l'oppressione delle donne di tutto il mondo.

Malala, una giovane donna che ama la libertà
“Una femmina - pensano i talebani - non deve pensare o istruirsi, ma solo imparare a badare alla casa e fare tanti figli…”

"Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo".
Malala, storia di una ragazza coraggiosa
Malala Yousafzai, col suo esempio e i suoi appelli, è un faro nella lotta contro l'oppressione delle donne di tutto il mondo.
Il suo nome è da qualche tempo sinonimo di coraggio e forza di volontà. È una fonte d'ispirazione per le tante donne, ragazze e bambine che lottano per la propria libertà e la parità dei diritti di genere, l'uguaglianza tra uomo e donna.
La sua storia comincia all’età di 11 anni e abitava in un villaggio del Pakistan.
Era sveglia, intelligente e curiosa, le piaceva andare a scuola ed era convinta che lo studio le avrebbe permesso di realizzare i suoi sogni.
Ma un brutto giorno i talebani, un gruppo di estremisti islamici armati fino ai denti, giunsero nella valle dove Malala viveva con la sia famiglia e di colpo tutto cambiò. Volevano e vogliono tutt'ora relegare le donne al solo ruolo di madri e mogli obbedienti, vietando loro la possibilità di studiare e di lavorare.
“Una femmina - pensano i talebani - non deve pensare o istruirsi, ma solo imparare a badare alla casa e fare tanti figli…”
Malala non accettò di dover rinunciare alla sua vita e cominciò a raccontare in un blog quello che stava succedendo e a rivendicare il diritto di tutte le donne di ricevere un'istruzione e poter avere le stesse possibilità degli uomini.
Tutto ciò non piacque ai talebani, che si sentivano minacciati da questa voce fuori dal coro. E le conseguenze furono drastiche.
Il 9 ottobre 2012 i, un gruppo di uomini armati si avvicinò allo scuolabus sul quale stava salendo Malala e le spararono in testa. Quindi i sicari si allontanarono lasciando la ragazzina per terra in un lago di sangue.
Ma…la storia di Malala non era destinata a finire nel modo progettato da quegli estremisti.
Fu trasportata all'ospedale locale, e Malala venne salvata dopo una lunga operazione chirurgica. Un ospedale di Birmingham, in Gran Bretagna, si offrì di accoglierla per curarla e garantirle protezione.
Scampata alla morte, Malala non si fece intimidire dalle minacce talebane e con il suo blog, i suoi discorsi e i suoi viaggi, divenne la paladina mondiale per l'affermazione dei diritti civili delle donne del suo Paese e del resto del mondo.
Nel 2014 ricevette a Oslo, il Premio Nobel per la Pace e la sua frase più celebre che lei pronunciò è diventata una citazione storica: - “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo!”.
Oggi Malala si è laureata all'Università di Oxford, continua a scrivere libri, il suo più celebre, “Io sono Malala”, è un bestseller mondiale e continua a battersi per la difesa delle donne…
