Relazione uomo-animale
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L’ospedale delle tartarughe

La conservazione dell’ecosistema marino a cura della Fondazione cetacei dell’Emilia Romagna, Marche e Veneto.

Mondo
Cilento giovedì 11 maggio 2023
di Antonella Graziadei
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Tartarughe in ricovero © Antonella Graziadei foto

Da circa trent’anni l’associazione no Profit  “Fondazione cetacea onlus” si occupa di tutelare l’ecosistema marino attraverso il soccorso di animali in difficoltà, soprattutto di tartarughe  e cetacei. In particolare, l’ospedale delle tartarughe opera nella città di Riccione ed è uno dei centri più importanti della Nazione e del mare Adriatico. Ad oggi, sono state curate e restituite al mare oltre 700 tartarughe marine. Il centro  si occupa anche delle tartarughe decedute sulle spiagge: si studiano le cause della morte per poter risalire anche allo stato di salute del mare. Esse, infatti, sono un prezioso indicatore biologico delle condizioni dell’ambiente acquatico. L’associazione è attiva anche nel campo della ricerca sia sul territorio nazionale che all’estero.

 Chi sono le tartarughe? Con questa parola si indicano esclusivamente i rettili del mare. E’ un errore attribuire questo termine alle “tartarughe di terra”, le quali si definiscono testuggini. Dotate di un carapace idrodinamico e piatto per l’adattamento, le tartarughe non si chiudono nella loro casetta. Durante l’inverno, quando la temperatura ambientale si aggira attorno ai 4 – 7 gradi, man mano che il clima si fa più rigido cominciano a mangiare sempre di meno, il loro intestino si svuota e sono pronte per schiacciare un sonno lungo circa sei mesi. Un  bel becco per nutrirsi di meduse, crostacei e molluschi, quattro pinne  usate come mani per maneggiare le prede e pronte a spostarsi per cercare nuove tane . A causa del cambiamento climatico si è verificato uno spostamento del processo di nidificazione. A settembre 2021 su una spiaggia ligure erano state individuate tre piccole tartarughe marine, della specie Caretta caretta. Si è trattato del primo caso di nidi  di tartaruga marina in questa zona.  Sono animali solitari, che nuotando sul fondo per nutrirsi vengono catturate dalle reti. Questo è uno dei motivi per i quali le nostre amiche natanti vengono ricoverate e hanno bisogno di soccorso. Ma non è solo questo: anche il maltrattamento compiuto dalla parte dell’uomo nei confronti di questi animali è causa di degenza: tartarughe con carapace rotto o inciso con lettere. Le piccole vengono trovate avvolte in involucri di plastica in condizioni di ipotermia. Durante l’estate viene allestita una zona dedicata alla fisioterapia in mare.  Un segno di dolore all’occhio dell’osservatore che ci porta a riflettere sulla crudeltà dell’uomo e dei suoi comportamenti. Ma se da un lato l’uomo compie gesti inconsulti, dall’altro ci sono persone dedite alla cura e al rispetto dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi, che garantiscono la salute e il benessere della nostra biodiversità.

“Non dimentichiamo che il ciclo dell’acqua e il ciclo della vita sono una cosa sola”- Jacques Cousteau.

Alla prossima!

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