Sempre più spesso sentiamo parlare oggi di migranti, di viaggi della speranza, di futuro migliore… ma chi sono coloro che affrontano viaggi in situazioni di pericolo sfidando il destino?

Migranti della speranza

Arrivano da paesi molto poveri, dove ci sono guerre, dittature e addirittura torture, e scappano in cerca di un paese dove trovare un po’ di tranquillità, sono Emigranti.

Mondo
Cilento giovedì 09 marzo 2023
di Gina Chiacchiaro
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mare © personale

I migranti

Sempre più spesso sentiamo parlare oggi di migranti, di viaggi della speranza, di futuro migliore… ma chi sono coloro che affrontano viaggi in situazioni di pericolo sfidando il destino?

Il termine migrante è utilizzato per descrivere quelle persone che lasciano la propria casa per stabilirsi altrove, in cerca di un futuro migliore per sé e per la propria famiglia.

Bisogna però capire che c’è chi parte da una situazione normale e chi invece è costretto ad affrontare viaggi anche molto lunghi e pericolosi con la speranza di arrivare in un paese che lo accolga, dove trovare lavoro e potersi stabilire serenamente.

Coloro che vanno a lavorare all'estero, magari mandati dall'azienda o perché seguono un percorso di studi, si chiamano Expats.

Quelli che invece arrivano da paesi molto poveri, dove ci sono guerre, dittature e addirittura torture, e scappano in cerca di un paese dove trovare un po’ di tranquillità, sono Emigranti.

Guardando il telegiornale, vediamo spesso arrivare sulle nostre coste barconi carichi di migranti: gente stremata che affronta il mare su imbarcazioni poco sicure. Arrivano dai vicini paesi africani o dall’oriente, perché le coste italiane sono le più vicine per poter arrivare in Europa. Di frequente però sentiamo racconti di tragedie avvenute in mare, perché queste persone, che tentano di arrivare sulle nostre sicure coste, affrontano viaggi lunghi, costosi e pericolosi che non arrivano a buon fine!

Le persone che decidono di affrontare viaggi così lunghi e complessi, affidandosi a persone prive di scrupoli chi, in cambio di soldi, promettono loro di arrivare a destinazione, vogliono fuggire da qualcosa di terribile: una guerra, una carestia, una dittatura… e sono disposti a rischiare anche la vita pur di raggiungere la speranza, pur di avere una possibilità.

C’è chi dice che non dovrebbero partire senza avere la sicurezza di dove andare ma non è così semplice perché ciò che hanno è davvero niente: c’è la guerra, le donne non hanno la libertà di lavorare e i bambini di andare a scuola, le bambine devono sposarsi con uomini adulti, non hanno da mangiare, manca l’acqua per coltivare la terra, e ancora….

A quel punto non resta che tentare la fortuna e affidarsi a persone poco raccomandabili pur raggiungere un porto più sicuro. Ed è per questo motivo che molti genitori con i propri figli si imbarcano su mezzi di fortuna, o addirittura mandano da soli i propri figli, nella speranza di approdare qualcosa di meglio.

 

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