Relazione uomo-animale

Gispy: da cane “invisibile” a mediatore relazionale negli interventi assistiti con gli animali

Beatrice racconta della sua adorata cagnolina e della loro relazione dopo un passato turbolento.

Mondo
Cilento lunedì 06 marzo 2023
di Antonella Graziadei
Immagine non disponibile
Beatrice con Gipsy © Beatrice photos

Questa è una storia di sopravvivenza, di amore e di coraggio. Siamo fatti per rinascere e rifiorire per superare momenti di abbandono. E’ un racconto di salvezza, perché, come di dice il titolo di un romanzo famoso di Margaret Mazzantin “Nessuno di salva da solo”. Se c’è qualcuno che crede in noi e che si prende cura della nostra sofferenza e delle nostre debolezze possiamo diventare persone nuove e più forti. Lo facciamo attraverso la narrazione di Beatrice, una biologa evoluzionista ed educatrice ambientale, operatrice per i servizi all’infanzia, titolare del suo centro di educazione in natura. Si sta formando per ampliare il suo curriculum nel campo della Pet Therapy con il cane, l’asino, il gatto e il coniglio. Vive in provincia di Lecco con Il suo compagno, i suoi due cani  Gispsy e Nala e i gatti Zen e Destiny. Nel 2019 adotta Gispy, una cagnolina randagia con un passato privo di amore e di una famiglia. Dopo un lungo lavoro sulla relazione e sulla fiducia, oggi Gispsy  è diventata una collaboratrice perfetta per Beatrice nella sua attività con i bambini. Cosa l’avrà spinta a prendere una decisione così importante? Quali sono stati i risvolti? Ascoltiamo le sue risposte.

1.       Come hai adottato Gipsy?

Ho adottato Gipsy per un colpo di fulmine, affidandomi all'associazione calabrese "Salva un invisibile". Gipsy era stata accalappiata qualche mese prima insieme a sua sorella, erano girovaghe in mezzo alla campagna. Da qui ha origine il suo nome e questo suo spirito da gitana che ancora fa parte di lei.

2.       Come hai gestito la sua vita quotidiana dopo l’adozione?

Sin da subito Gipsy è stata parte integrante della nostra famiglia. Inizialmente non è stato facile, Gipsy è una cagnolina molto sensibile ed era timorosa e spaesata. Le abbiamo lasciato i suoi tempi e i suoi spazi e con l'aiuto di una educatrice cinofila esperta abbiamo coltivato con pazienza la nostra relazione, conoscendoci reciprocamente e guadagnando piano piano la sua fiducia. Tante esplorazioni in natura, giochi, sana alimentazione, viaggi ed esperienze condivise ci hanno unito e continuano a renderci una coppia affiatata.

3.       Gipsy è’ un cane che lavora in attività educative . Come si comporta ?

Tra le esperienze condivise con lei c'è questa avventura in cui ci siamo buttate insieme: ci siamo formate per gli I.A.A. e abbiamo iniziato la nostra collaborazione lavorativa, ora siamo anche colleghe!

Gipsy, detta anche Gigia, dai bambini che accompagna nel percorso di crescita, ha mostrato un potere magico,  con il suo pelo morbido color del cioccolato e il suo sguardo profondo riesce a entrare nel cuore delle persone, sciogliendo nodi con delicatezza e alleggerendo situazioni emotivamente difficili. In particolare ha mostrato una naturale propensione verso i bambini e gli anziani. La prima volta che ha usato il suo potere magico è stato a sorpresa, con mia nonna che, di ritorno da un lungo ricovero ospedaliero lontana dai suoi cari, aveva perso la voglia di vivere e anche mangiare per lei non era più importante. Gipsy la ha accompagnata spontaneamente in ogni pranzo per settimane, aiutando la nonna a riacquistare il piacere di stare a tavola e gustare il cibo. Da qui si è rafforzata la consapevolezza che la vita mi aveva fatto incontrare un essere speciale e che fianco a fianco avremmo potuto aiutare altre persone. Ad oggi è una presenza preziosa nel mio centro educativo dove con competenza e spontaneità si inserisce in situazioni delicate come mediatrice relazionale e mi aiuta a veicolare messaggi importanti e a svolgere progetti di educazione emozionale.

Sono certa che il suo passato e il grosso lavoro fatto per potersi fidare dell'essere umano le abbiano fatto sviluppare la sensibilità e le competenze che mette in campo durante gli interventi assistiti.

 

Grazie ragazze, buona vita!

 

Alla prossima!

 

 

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