Secondo le ipotesi più condivise, il nucleo interno gira più velocemente del resto della Terra e ciò è uno dei motivi che contribuiscono alla formazione del campo magnetico che avvolge il nostro pianeta

Conosciamo il Nucleo della Terra

Cosa succede al centro della Terra Una nuova ricerca basata sull’analisi dei terremoti ipotizza che il nucleo terrestre abbia cambiato velocità.

Mondo
Cilento martedì 07 febbraio 2023
di Gina
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terra © personale

Cosa succede al centro della Terra

Una nuova ricerca basata sull’analisi dei terremoti ipotizza che il nucleo terrestre abbia cambiato velocità.

Al centro della Terra, a circa cinquemila chilometri di profondità, c’è una sfera grande più o meno quanto il pianeta Plutone. È il nucleo interno terrestre, una grande palla di circa 2.400 chilometri di diametro, ha una temperatura di oltre 5.400 °C ed un’altissima pressione. Sembra sia costituita principalmente di ferro. È lo strato più misterioso della struttura interna del nostro pianeta e secondo una nuova ricerca, si starebbe comportando in modo strano!

Secondo le ipotesi più condivise, il nucleo interno gira più velocemente del resto della Terra e ciò è uno dei motivi che contribuiscono alla formazione del campo magnetico che avvolge il nostro pianeta e che lo protegge dalle radiazioni dannose del Sole. Il nuovo studio, pubblicato da poco sulla rivista scientifica Nature Geoscience, mette in dubbio parte di questa teoria segnalando come qualche anno fa il nucleo interno abbia rallentato la sua velocità. Ma tutto ciò non è molto chiaro perché né quali potrebbero essere le conseguenze.

Ma come è fatta la nostra Terra?

Noi abitiamo sulla crosta terrestre, lo strato più esterno della Terra, che ha uno spessore variabile tra i 4 e gli 80 chilometri, pochissimo rispetto al diametro medio dell’intero pianeta, di oltre 12.740 chilometri. Sotto questo involucro roccioso, c’è il mantello, lo strato più spesso di tutti, che raggiunge una profondità di quasi 3mila chilometri. Esso è costituito da rocce magmatiche, è per lo più solido e nella sua parte più profonda è a contatto con il nucleo terrestre. La parte esterna del nucleo è formata per lo più da ferro fuso, mentre quella interna da materiale ferroso solido e malleabile.

E il suo nucleo?

Sappiamo che non è possibile conoscere l’interno della Terra, non potendo viaggiare direttamente al centro della Terra e ci dobbiamo accontentare di segnali indiretti per provare a ricostruire le caratteristiche interne del pianeta. L’analisi delle onde sismiche e di come queste si propagano da una parte all’altra della Terra si sono rivelate tra gli indicatori ideali per farlo, già dall’inizio del Novecento.

Fu proprio studiando il comportamento di alcuni tipi di onde sismiche che nel 1936 fu scoperto il nucleo interno. Invece di propagarsi come atteso in una sfera con densità omogenea, le onde seguivano percorsi vari a indicazione della presenza di strati a grande profondità fatti molto diversamente tra loro. Il cambiamento della velocità di propagazione delle onde fornì elementi importanti per ipotizzare e valutare la presenza del nucleo terrestre. Nel corso degli anni, modelli matematici hanno portato ad ipotizzare che al centro della Terra ci sia una sfera fatta per lo più di ferro, il nucleo interno appunto, racchiusa da un involucro di ferro liquido e altri metalli, cioè il nucleo esterno.

La ricerca va avanti

Nel 2022 uno studio basato su rilevazioni sismiche, pubblicato da Song e il suo collega Yang dicono che il nucleo interno ha smesso di girare a una velocità diversa da quella del mantello. Le conclusioni sono basate sui dati raccolti tra la seconda metà degli anni Novanta e il 2021, con vari indicatori che suggeriscono che la rotazione a una velocità maggiore si sia interrotta intorno al 2009. Non è chiaro che cosa abbia determinato questo rallentamento, anche se Song e Yang ipotizzano che sia dovuto all’inizio di una nuova fase che porterà il nucleo interno a ruotare più lentamente del mantello, come era già avvenuto tra gli anni Sessanta e Settanta, secondo le ipotesi dello stesso Song nella ricerca precedente.

Non tutti, però, sono convinti delle conclusioni della nuova ricerca, quindi, per meglio comprendere, sono necessari costanti e continui studi!

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