Ambiente

Le grotte

Si trovano lungo le coste, nei deserti, nelle alte montagne, nei ghiacciai o nei paesaggi carsici

Mondo
Cilento mercoledì 07 dicembre 2022
di Gina Chiacchiaro
Immagine non disponibile
Grotte di Pertosa-Auletta © Unico Settimanale

Le grotte sono solitamente formate dall'azione erosiva del vento e dell'acqua su superfici rocciose in un'ampia varietà di paesaggi. Si trovano lungo le coste, nei deserti, nelle alte montagne, nei ghiacciai o nei paesaggi carsici. Le grotte nei paesaggi carsici sono le più comuni e anche le più visitate a causa dei loro grandi interni ben decorati con stalattiti e stalagmiti. Gran parte delle rocce sono dette calcaree perché costituite in prevalenza da un composto chimico detto carbonato di calcio. In quasi tutte le regioni d’Italia sono presenti le grotte, in particolare nelle zone montuose delle Alpi e degli Appennini.
I fenomeni carsici prendono il nome dal Carso, la regione calcarea situata alle spalle di Trieste, dove essi risultano molto diffusi.
I fenomeni carsici sono i processi che nel corso di millenni hanno dato origine alle grotte. Esse sono formate dall’azione chimica e meccanica delle acque sotterranee che, infiltrandosi attraverso le fratture dei calcari o attraverso gli inghiottitoi delle doline, danno origine a dei fiumi che scorrono in profondità tra uno strato e l’altro, scendendo sempre più in basso finché non incontrano uno strato di roccia non aggredibile dalla erosione. Si tratta di ciò che in termini scientifici viene definito come “livello di base carsico”.
Con la pressione delle acque esse possono provocare il crollo di volte e di pareti divisorie. In questo modo si sviluppano lunghi sistemi di grotte che sono situate su più livelli e sono contraddistinte dalla presenza di cascate, di laghi, di pareti sviluppate e di anfratti che nella maggior parte dei casi restano sconosciuti all’uomo.
Nelle regioni temperate e calde del pianeta, gli elementi più spettacolari delle grotte sono costituiti da una serie di concrezioni calcaree dall’aspetto particolare e suggestivo, che invece mancano o sono piuttosto rare nelle regioni fredde. Simili formazioni si generano attraverso il lento stillicidio dell’acqua che cade dal soffitto e che negli ambienti delle grotte si libera dell’anidride carbonica, formando del carbonato neutro.

Le concrezioni più comuni sono:
le stalattiti che pendono dalla volta della grotta, presentando una forma conica o cilindrica;
le stalagmiti che si innalzano dal pavimento della cavità verso l’alto e presentano forme più tozze rispetto alle stalattiti;
le colonne che derivano dalla fusione di una stalattite con una stalagmite;
le croste concrezionali che in taluni casi ricoprono completamente le pareti della grotta prolungandosi fino al pavimento, con un aspetto simile a quello delle colate.
Il minerale di cui sono formati queste concrezioni calcaree è definito alabastro. Questo minerale è traslucido e, a causa dei diversi tipi di sali contenuti nell’acqua, può assumere colori molto diversi che spaziano dal bianco fino al giallo e al bruno.
 

 

Concrezioni: In geologia vengono definite concrezioni le formazioni, in genere calcaree, che il carbonato di calcio forma in soluzione depositandosi, nella forma cristallina della calcite.

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