La storia

Balto e Togo

La vera storia degli Husky da leggenda

Mondo
Cilento martedì 29 novembre 2022
di Antonella Graziadei
Immagine non disponibile
La statua di Balto a New York a Central Park © Web

Lasciare una traccia nella vita è il sogno di tutti. È bello essere ricordati, lasciare una traccia di noi, di ciò che facciamo, di cosa scriviamo, delle azioni che compiamo. Balto e Togo questo non lo sapevano, un cane non lo sa mai.  Non sapevano ciò che stavano facendo e nemmeno perché, lo hanno fatto perché qualcuno gliel’ha chiesto e aveva bisogno del loro aiuto. Oggi vi racconto la storia di due eroi e per farlo ritorno indietro di circa 300 anni, nel 1877 quando un tale di nome Leonhard Seppala si traferì’ in Alaska dalla Norvegia in cerca di oro.  Questo signore era un muscher, cioè un addestratore e conducente di cani da slitta di cani da slitta. In questo luogo freddo e impervio si innamorò di una donna dalla quale ebbe una figlia, Sigrid. Dopo la prematura scomparsa della moglie, nel 1925 la bambina di ammala di difterite rischiando di morire. Questa malattia colpì molti bambini e si scatenò una vera e propria epidemia. L’unica soluzione per salvare queste vite era recuperare un’antitossina, un siero salvavita. Così Seppada organizzò una spedizione guidata dai suoi cani husky, Balto e Togo. Togo era il più anziano e percorse la maggior parte del tragitto, sfidando temperature gelide, circa 40 gradi sotto zero e molte bufere di neve. Togo completò il tragitto, guidando la parte finale. Vennero percorsi circa 600 miglia, articolati in 18 staffette guidate da questi due eroi.  Un percorso durissimo dove nessun mezzo di trasporto poteva arrivare in quel momento storico. Balto e Togo salvarono tante vite, restituendo tanti figli ai loro genitori. Il corpo imbalsamato di Balto è esposto al museo di Storia Naturale di Cleveland, negli stati Uniti, mentre quello di Togo si trova nella sua Alaska, al museo di  Wassilla.  Nel 1973, nel ricordo di questa impresa eccezionale fu istituita una gara per cani da slitta ribattezzata Iditarod, che ripercorre il tragitto di Balto e Togo, dalla Città di Nome alla Capitale Anchorage.
Nel 2020 è stato trasmesso al cinema il film a loro dedicato, a questi due husky e al loro muscher che senza arrendersi hanno raggiunto il loro obiettivo, sfidando il tempo e le distanze per salvare molte vite. Quale miglior modo per essere ricordati? Spero che questo esempio possa essere di auspicio e di speranza, tutti siamo eroi e possiamo realizzare nel nostro piccolo qualcosa di importante. Abbiate coraggio e siate gentili! Alla prossima!

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