Si può decidere di essere donatori in vita, esprimendo la propria volontà a donare organi e tessuti, senza limiti di età

L'uomo col cuore di maiale

Il primo trapianto di organi umani fu eseguito nel dicembre del 1954 dal chirurgo statunitense Joseph E. Murray

Mondo
Cilento venerdì 14 gennaio 2022
di La Redazione
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La donazione degli organi © web

Lo scorso 11 gennaio si è tenuto a Baltimora, nello stato del Maryland, il primo intervento di trapianto chirurgico con un cuore di maiale geneticamente modificato. 

A riceverlo è stato David Bennet, un cinquantasettenne locale affetto da una malattia cardiaca che lo poneva a rischio di vita. Dopo un'operazione durata otto ore, il team di medici ha felicemente constatato che il cuore trapiantato funziona alla perfezione. 

Il trapianto di organi è una procedura medica necessaria nei casi in cui gli organi interni di un individuo perdono la loro capacità minima di funzionare, garantendo così all'organismo di mantenersi in salute. 

Il primo trapianto di organi umani fu eseguito nel dicembre del 1954 dal chirurgo statunitense Joseph E. Murray, che trapiantò un rene ad un giovane ventitreenne affetto da gravi disfunzioni renali, espiantandolo dal corpo del suo fratello gemello. 

Oggi esistono centri trapianto specializzati, che raccolgono e valutano le adesioni dei cittadini alla donazione degli organi. Si può infatti decidere di essere donatori in vita, esprimendo la propria volontà a donare organi e tessuti, senza limiti di età. 

Sottoporsi ad un trapianto in vita non mina in nessun modo la salute di una persona. Per esempio, secondo svariati studi, una persona che decide di donare fegato o rene non risentirà della sua scelta in futuro, in quanto è possibile vivere una vita perfettamente normale e in piena salute anche con un rene in meno. Il fegato, invece, può essere donato solo parzialmente e anche in questo caso la donazione non presenta problemi, in quanto il fegato può rigenerare la parte mancante.

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