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Festa del 4 novembre

Perché è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Italia
Cilento domenica 05 novembre 2023
di La Redazione
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Il bollettino del generale Armando Diaz © Web

Il 4 novembre l’Italia celebra la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate. Quel giorno, nel 1918, venne firmato l’armistizio di Villa Giusti evento che nel nostro Paese si fa generalmente coincidere con la fine della Prima guerra mondiale

Il 4 novembre in Italia è una festa, anche se si va a lavorare. L’Italia celebra, infatti, la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, un tempo molto sentita e oggi meno nota e ricordata.

Quel giorno, nel 1918, venne firmato l’armistizio di Villa Giusti, evento che nel nostro Paese si fa generalmente coincidere con la fine della Prima guerra mondiale. L’armistizio fu, in realtà, firmato a Padova il giorno prima, il 3 novembre 1918, da Italia e Impero austro-ungarico. L’Italia all’epoca era alleata con la Triplice Intesa (Francia, Russia e Regno Unito): le trattative erano cominciate qualche giorno prima, il 29 ottobre, in occasione della battaglia di Vittorio Veneto. L’ultimo scontro armato tra l’Italia e l’Impero austro-ungarico.

In realtà l’armistizio fu tutt’altro che un successo per l’Italia: gli accordi iniziali prevedevano per l’Italia l’annessione di Trentino, Tirolo meridionale, Venezia Giulia, penisola istriana esclusa Fiume, parte della Dalmazia, alcune isole dell’Adriatico, le città albanesi di Valona e Saseno e il bacino carbonifero di Adalia in Turchia, oltre alla conferma della sovranità su Libia e Dodecaneso.

Le nazioni della Triplice però decisero di non concedere all’Italia tutti i territori promessi. Veniva, poi, formulato il diritto dell’esercito di occupare tutte le terre austro-ungariche sul litorale adriatico, la riduzione dell’esercito a 20 divisioni, la consegna del 50 per cento dell’artiglieria in loro dotazione, la liberazione immediata dei prigionieri e il ritorno in Germania delle truppe tedesche entro due settimane. Dando origine a quella che Gabriele D’Annunzio definì "vittoria mutilata".

L’Italia si vide riconoscere solamente il Trentino, l’Alto Adige, l’Istria e Trieste, ma non la Dalmazia e la Libia. Il 4 novembre si celebra comunque la giornata dell’unità nazionale per l’annessione di Trento e Trieste al Regno d’Italia e la giornata delle forze armate, poiché quei giorni del 1918 vennero dedicati alle onoranze funebri, in Italia e in Europa, per i soldati morti nel conflitto. Istituita nel 1919 come celebrazione, venne celebrata prima, durante e dopo il fascismo. Durata fino al 1976, dal 1977, dopo una riforma del calendario volta ad aumentare i giorni lavorativi, si cominciò a festeggiarla istituzionalmente nella prima domenica di novembre.

 

 

Il bollettino del generale Armando Diaz

Il comandante delle forze armate italiane, il generale Armando Diaz, comunicò con un bollettino la fine della Guerra e la vittoria:

«La guerra contro l’Austria-Ungheria che l’Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. […] I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza».

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