Curiosità sui vulcani.

I vulcani in Italia

Etna, Stromboli, Lipari, Vulcano, Panarea, Pantelleria, Vesuvio, Ischia, Isola Ferdinandea, Campi Flegrei, Colli Albani.

Italia
Cilento martedì 09 novembre 2021
di La Redazione
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Vulcani © web

Etna

Tra i vulcani più famosi d'Italia, l'Etna è uno dei gioielli della Sicilia. Recentemente salito agli onori delle cronache per una serie di eruzioni spettacolari, verificatesi tra marzo e aprile 2021, è stato dichiarato Patrimonio dell'Unesco nel 2013. Secondo l'Osservatorio Etneo, nel 2019, raggiungeva i 3320 m sul livello del mare: un' altezza che gli consegna il nome di vulcano attivo più alto d'Europa.

Un vulcano che è anche un'isola è lo Stromboli in attività persistente. È un vulcano attivo ei suoi sfoghi non mancano all'appello tanto da aver dato vita alla categoria delle eruzioni stromboliane, solo di bassa intensità.

Lipari

Tutto l'arcipelago eoliano è di origine vulcanica e l'isola di Lipari, la più grande di tutte le Eolie, è che la porzione emersa di un vulcano di dimensioni considerevoli.

Il vulcano di Lipari è ancora attivo, lo dimostrano le numerose fumarole e sorgenti. L'ultima eruzione vera e propria è datata 1230. Per questo motivo, pur essendo ancora attivo, il vulcano di Lipari è in fase quiescente

Vulcano

L'isola di Vulcano è una splendida isola dell'arcipelago delle Eolie. è nata grazie alla fusione di alcuni vulcani, di cui il più grande è quello della Fossa. In antichità era sacra al dio Vulcano e si credeva che qui erano le fucine di Efesto e vi abitassero i ciclopi, suoi aiutanti.

È considerato un vulcano quiescente anche se sono molteplici le manifestazioni vulcaniche: le acque termali, le sabbia nera, i fanghi sulfurei…

Panarea

È la più piccola delle Isole Eolie, è un vero e proprio vulcano. Si trova tra Stromboli e Lipari. L'ultima eruzione verificatasi a Panarea risale a migliaia di anni fa. Sono tutt'ora presenti fumarole sottomarine attive.

Pantelleria

L'isola di Pantelleria, situata nel Canale di Sicilia e vicina alla Tunisia, è la parte emersa di una struttura vulcanica decisamente più grande, che si è formata da depositi di magma e lava. Si tratta di un vulcano quiescente, sono presenti colonne di vapore e acque calde. L'ultima eruzione risale al 1891.

Vesuvio

Domina il golfo di Napoli, è tra i più celebri vulcani attivi italiani, in stato di quiescenza dal 1944. È estremamente pericoloso, data l'alta densità di popolazione che caratterizza le aree circostanti. A testimoniare la sua furia sono i siti archeologici di Pompei ed Ercolano che, insieme alle città di Oplontis e Stabia, furono distrutte dall'eruzione del 79 dC Le loro rovine, sepolte dalla tempesta di pomici del principale evento eruttivo della storia antica, iniziarono a essere riportati alla luce solo a partire dal XVIII secolo. Nel 1955, viene istituito il Parco Nazionale del Vesuvio con l'obiettivo di preservare la biodiversità. Esso è un mosaico di meraviglie naturalistiche e vulcanologhe.

Ischia

Poco distante dal Vesuvio, nel Golfo di Napoli, si trova l'isola di Ischia. Un'sola di origine vulcanica nota per le sue sorgenti termali. Il Monte Epomeo, vulcano ischitano attivo e in stato di quiescenza dal 1302. È alto 789 metri sul livello del mare, altro non è che la parte emersa di un vulcano sottomarino sprofondato circa 100.000 anni fa.

Isola Ferdinandea

È l'isola che non c'è, l'Isola Ferdinandea, è ricca di leggende. In Sicilia, tra Sciacca e Pantelleria, oggi non è più visibile. Nel 1831, in seguito a un'eruzione, la bocca di un vulcano sommerso si elevò sopra il livello del mare che, in poco tempo, metodo i 65 metri di altezza e una superficie di circa 4km². Ma l'Isola Ferdinandea, non sopravvisse a lungo, restò in superficie solo pochi mesi a causa di una rapida subsidenza (lento e progressivo sprofondamento del fondo del bacino marino).

Campi Flegrei

I Campi Flegrei, il cui nome deriva dal greco flègo che significa "ardo" è un luogo bruciante, noto fin dall'antichità per la sua spiccata attività vulcanica. Si trovano nel golfo di Pozzuoli, nei pressi di Napoli. Qui si contano più di venti edifici vulcanici e crateri, tra i quali il protagonista dell'ultima eruzione avvenuta nei Campi Flegrei: il Monte Nuovo che si formò nel 1538 distruggendo Tripergole, villaggio medievale.

Colli Albani

Nell'area dei Castelli Romani s'insinua il Vulcano Laziale o Albano. È una zona vulcanica circolare costituita dai coni interni e dalla caldera di un vulcano addormentato. Ancora oggi, lungo i colli Albani, è possibile toccare con mano le rocce tipiche delle zone vulcaniche, da Ardea ad Aprilia, passando per Pomezia.

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