Interpretati come ‘finger-flutings’, ovvero segni fatti da mani umane

Sulle tracce dell’uomo di Neanderthal
In una grotta in Francia compaiono incisioni risalenti a oltre 57.000 anni fa

Incisioni rupestri dell’uomo di Neanderthal sono state scoperte sulle pareti della grotta di La Roche-Cotard, nel Centro-Val de Loire, in Francia. Le più antiche conosciute fanno sapere i ricercatori, risalenti a oltre 57.000 anni fa, prima che l’Homo Sapiens entrasse nella regione.
I Neanderthal, nostri antichi antenati, un tempo abitavano l’Eurasia. Avevano un aspetto simile a quello degli esseri umani odierni, ma avevano un’arcata sopraccigliare più prominente, il volto sporgente e la gabbia toracica più corta, profonda e larga. Inoltre, le loro orbite oculari erano molto più grandi. Il loro cervello, sebbene fosse più allungato, pare avesse le stesse dimensioni del nostro. Si ipotizza che la statura media fosse di 1,6 metri per gli uomini e di 1,5 metri per le femmine. Presentavano una muscolatura compatta e massiccia, che ricoprivano con pelli di animali, per adattarsi ai climi freddi della regione.
Le ultime ricerche hanno rilevato maggiori aspetti sulla complessità culturale dell’uomo di Neanderthal. Ma si sa poco della loro espressione simbolica o artistica. Lo studio condotto da Jean-Claude Marquet dell’Università di Tours, Francia, e colleghi, pubblicato sulla rivista ad accesso libero, PLOS ONE, ha identificato una serie di segni non figurativi sulla parete. Interpretati come ‘finger-flutings’, ovvero segni fatti da mani umane. Risalenti a circa 57.000 anni fa, ben prima che l’Homo Sapiens si stabilisse nella regione.
