Qui in Provenza i primi profumieri, alla corte di Francia, fecero fortuna utilizzando i fiori locali per aromatizzare i guanti delle nobildonne
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Grasse, la capitale del profumo

Il clima sembra stia colpendo anche i suoi fiori, materia prima per le fragranze

Europa
Cilento lunedì 27 febbraio 2023
di Anais Di Stefano
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Un campo di lavanda © web

Grasse è considerata la capitale mondiale dei profumi. Qui i primi profumieri, alla corte di Francia, fecero fortuna utilizzando i fiori locali per aromatizzare i guanti delle nobildonne. Lavanda, gelsomino, mimosa, rosa centifoglia, fiori di arancio e violetta ancora oggi impreziosiscono le fragranze vendute in tutto il mondo a marchi prestigiosi.

Grasse, fondata nel VII secolo, si trova in Provenza, alle spalle di Cannes, in Costa Azzurra. Tra le sue colline si coltivano rose, gelsomini e ulivi. Del resto l'industria profumiera si è sviluppata fin dal XVI secolo con la produzione di fragranze. Quando Caterina de’ Medici, che amava il lusso e l’esclusività, si stancò dei profumi esotici importati dall’Oriente a caro prezzo. Avendo sentito che le sponde del Mediterraneo provenzale ospitavano i fiori più profumati, convocò uno dei suoi studiosi, il fiorentino Tombarelli, affinché usasse la sua arte per trasformare i petali selvatici in essenze preziose. Il famoso studioso suggerì la produzione di profumi per impreziosire i guanti delle nobildonne di corte. In seguito, l’industria del guanto declinò a poco a poco e i conciatori di Grasse abbandonarono completamente il guanto in favore dei profumi. Ancora oggi Grasse, grazie alla concentrazione di famosi stabilimenti industriali di materie prime aromatiche, rimane la Capitale Mondiale della Profumeria. Grasse è famosa per la qualità delle sue essenze e delle sue creazioni per la profumeria di lusso, ma anche per prodotti farmaceutici, prodotti per la pulizia e aromi alimentari. Nei vicoli tortuosi della cittadina francese, le profumerie aprono le loro porte e permettono di cimentarsi nella sofisticata arte della profumeria.

Gli eventi climatici estremi, quali siccità e forti ondate di calore stanno colpendo anche le coltivazioni di rosa, lavanda e gelsomino. D’altronde questi fenomeni influiscono sull’aspetto dei fiori e la loro capacità di produrre nettare e polline.

 

 

 

 

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