Oggi è il primo produttore europeo di computer e di software
Irlanda, 50 anni nell’UE
Era il 1973 quando l'allora primo ministro irlandese Jack Lynch firmò l'adesione dell'Irlanda alla Comunità economica europea
L'Irlanda festeggia i 50 anni di adesione all'Unione europea. Era il 1° gennaio del 1973 quando l'allora primo ministro irlandese Jack Lynch firmò l'adesione dell'Irlanda alla Comunità economica europea, insieme a Regno Unito e Danimarca. John Bruton, ex primo ministro irlandese e ambasciatore dell'Ue negli Stati Uniti dice: “L'adesione all’Unione europea ha fatto uscire l'Irlanda dall'ombra della vicina Gran Bretagna e ci ha permesso non solo di essere indipendenti politicamente ma anche economicamente. I regolamenti di Bruxelles hanno contribuito a modernizzare la nostra economia. I fondi europei sono stati vitali per il potenziamento delle infrastrutture dell'Irlanda, dei trasporti e anche di altre aree".
La Repubblica d'Irlanda comprende l'isola omonima ‒ eccetto l'Irlanda del Nord (Ulster), che è parte della Gran Bretagna ‒ e numerose piccole isole circostanti. La vegetazione spontanea è ridottissima; ma tutta l'isola è coltivata e coperta di pascoli, ed è famosa per il suo aspetto verdeggiante. Il territorio è pianeggiante, salvo alcune aree collinari. Le coste sono molto frastagliate, alte e scoscese verso l'Oceano Atlantico; basse e compatte verso il Mare d'Irlanda. Il clima è temperato e molto umido (piogge abbondanti e nebbie frequenti, specie a ovest). Le precipitazioni alimentano una gran quantità di laghi e di corsi d'acqua: il principale è lo Shannon.
Nell’Ottocento gli irlandesi erano più numerosi. Allora l'Irlanda era una colonia britannica e i terreni appartenevano ad aristocratici britannici, che producevano cereali per la Gran Bretagna. Gli Irlandesi avevano a disposizione piccoli campi in cui coltivavano patate; una malattia delle patate distrusse il raccolto, mentre il grano veniva ugualmente mandato in Gran Bretagna. Con la fame, si diffusero le malattie: circa un terzo della popolazione morì, un altro terzo emigrò negli Stati Uniti. Gli Irlandesi rimasti continuarono per decenni a emigrare.
Per di più il contrasto religioso (gli Irlandesi sono cattolici, i Britannici protestanti) e la richiesta irlandese di annettere l'Ulster, irrigidì a lungo i rapporti tra i due paesi. Tuttavia, la cultura irlandese è imbevuta di apporti inglesi: l'inglese è lingua ufficiale e letteraria; il gaelico, la lingua dei Celti, è parlato solo in qualche area periferica, mentre nelle città (dopo la capitale Dublino, la più importante è Cork) si parla inglese.
Terra povera e sfruttata per secoli, negli ultimi decenni del Novecento ha avuto la sua rivincita. L'economia del paese è molto migliorata, anche grazie alle rimesse degli emigrati, e le condizioni di vita della popolazione sono oggi eccellenti. Un tempo viveva di agricoltura (orzo ‒ da cui si ricava la celebre birra ‒ e altri cereali) e di allevamento. Per convincere gli investitori esteri ad aprire aziende nel Paese, furono ridotte le imposte e attrezzati dei 'parchi tecnologici': così l'Irlanda è diventata il primo produttore europeo di computer e di software. Anche altre industrie sono sviluppate (tessile, meccanica) e le attività finanziarie. I paesaggi verdi e a tratti selvaggi, ma anche le belle città, attirano grandi quantità di turisti.