Le opere esposte sono 151mila e sono suddivise a seconda della necessità di conservazione
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Alla ricerca di opere quasi perdute

A Rotterdam, nei Paesi Bassi, il primo deposito di opere d’arte al mondo aperto al pubblico. Ospita opere che altrimenti starebbero nei magazzini

Europa
Cilento lunedì 15 novembre 2021
di Anais Di Stefano
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Depot Boijmans Van Beuningen © Web

Il 6 novembre, a Rotterdam, ha aperto i battenti il Depot Boijmans Van Beuningen, il più grande deposito di arte al mondo, il primo accessibile al pubblico. L’edificio ospita 151.000 opere provenienti dal vicino Museum Boijmans Van Beuningen: a causa degli spazi limitati infatti, la collezione del museo era fruibile solo in parte. Un problema comune a tantissimi altri grandi musei, che in media espongono dal 6 al 10% delle proprie collezioni, mentre il resto viene custodito in magazzini “nascosti” ai visitatori.

L’edificio, progettato dallo studio MVRDV di Winy Maas, ha forma ovoidale. Ospita: magazzini, studi di restauro, sale per proiezioni e presentazioni. La facciata a specchio riflette alberi ed edifici, così da stare in dialogo con lo spazio circostante. La terrazza, invece, ospita un giardino pensile composto da abeti e betulle. Inserite soprattutto per sottolineare che l’edificio è stato costruito per la maggior parte con materiali di recupero ed è alimentato grazie a pannelli solari.

Le opere esposte sono 151mila e sono suddivise a seconda della necessità di conservazione. Quelle custodite tra griglie e scaffali, seguono l’andamento ricurvo dell’edificio. Ed è possibile fruire anche di quelle in stato di restauro.

Qual è la sensazione quando si mette piede nel deposito? Ammirare un’immensa macchina in grado di operare per la conservazione di opere che potrebbero finire nel dimenticatoio.

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