Una favola per riflettere e un bastone fatato!

Il bastone della nonna
Ad Arianna piaceva quel bastone perché era un oggetto strano per lei ma non sapeva che farsene.

Un giorno la piccola Arianna giocava sotto il portone di casa e vide passare una bella donnina.
Per camminare si appoggiava ad un bastone dal manico dorato.
Ad un tratto il bastone le scivolò dalle mani e Arianna fu pronta a raccoglierlo a terra.
La vecchina la ringraziò e le disse: - Se ti piace, puoi tenerlo-.
Ad Arianna piaceva quel bastone perché era un oggetto strano per lei ma non sapeva che farsene.
Così cominciò a stringere forte tra le mani il manico dorato ed ecco che non era più un bastone, ma un puledro bianco che le trotterellava intorno per farla salire in groppa.
Il giardino di casa diventò subito una bella pista da attraversare.
Appena, però, rimise i piedi a terra, il puledro non aveva più quattro zampe ed il bastone fu di nuovo nella sua mano.
Arianna era felice per aver provato l’ebbrezza del galoppo e pensò: - Che bello! Sarà davvero un bastone
magico! E decise di riprovare.
Strinse di nuovo tra le mani il manico dorato, chiuse gli occhi ed ecco che si ritrovò a bordo di un elicottero a strisce bianche e azzurre. Il cortile di casa, come per magia, si era
trasformato in una pista di volo da cui si poteva decollare, volteggiare e raggiungere le nuvole.
E come volava anche il tempo per fare quel bel gioco con il fratellino, per tutto il pomeriggio.
Appena, però, scese a terra, si ritrovò il bastone fra le mani e… la donnina che ripassava di lì.
Arianna pensò subito di restituirle il bastone ma lei, guardandola negli occhi disse: - Ti farà volare ancora, bambina mia, tienilo per te! E si allontanò, lentamente, appoggiandosi al muro.
Si sentiva molto felice per aver regalato il suo bastone.
Arianna la ringraziò e le gridò da lontano: - Ciao, nonnina dei giochi! Ritorna domani, ti aspetterò!
Annalaura Botti Giusy Rinaldi
