La Costituzione nasce in un momento significativo della storia d'Italia.

La nascita della Costituzione Italiana

Il paese, proveniva dall'esperienza nefasta della dittatura fascista e dello stato autoritario di Benito Mussolini, e da un biennio di guerra civile.

Archivio I Piccoli
Cilento lunedì 02 ottobre 2023
di Francesca Schiavo Rappo
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"È la prima volta, nel corso millenario della storia d’Italia, che l’Italia unita si dà una libera Costituzione"

È il 22 dicembre 1947 e l'Assemblea Costituente ha concluso il suo lavoro.

"È la prima volta, nel corso millenario della storia d’Italia, che l’Italia unita si da una libera Costituzione." Con queste parole l'onorevole Ruini, allora Presidente della Commissione, saluta la nascita della Costituzione della Repubblica Italiana, che venne promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola ed entrò in vigore il 1° gennaio del 1948.

La Costituzione nasce in un momento significativo della storia d'Italia. Il paese, infatti, proveniva dall'esperienza nefasta della dittatura fascista e dello stato autoritario di Benito Mussolini, e da un biennio di guerra civile fra fascisti e partigiani, i quali, affiliati ai partiti di stampo antifascista, ambivano a riportare la pace e la libertà dopo un ventennio di repressione. Già nel giugno del ’46 (quasi un anno dopo la fine della guerra) il referendum sulla forma dello Stato, che chiamò gli Italiani a scegliere tra Repubblica e Monarchia, inaugurò una nuova stagione politica, economica e sociale per l'Italia. La repubblica vinse con 12.718.019 contro i 10.709.423 voti della monarchia, ed il primo parlamento della neonata repubblica, che si chiamò Assemblea Costituente, si diede anche il compito di scrivere una nuova Costituzione. Dei 556 deputati che la componevano, settantacinque furono scelti e incaricati di predisporre il progetto della nuova carta costituzionale, che sarebbe stato poi sottoposto all’esame dell’intera assemblea.

La carta fu quindi redatta in 139 articoli. I primi 12 articoli sono i principi fondamentali che contengono i criteri ispiratori di tutta la carta e delineano le fondamenta del nostro stato moderno. Poi abbiamo la divisione in due parti: la prima sui diritti e doveri dei cittadini in campo culturale, religioso, giudiziario e sociale, e la seconda sull’ordinamento della repubblica, ossia la distinzione dei tre poteri dello stato: giudiziario, legislativo ed esecutivo, oltre alle norme di amministrazione delle regioni, dei comuni e delle province.

La costituzione è ancora oggi il nostro patrimonio più caro e la sua importanza può essere riassunta in due parole fondamentali: rispetto ed appartenenza. Essa infatti celebra la resistenza del popolo italiano all'oppressione straniera ed interna, e ci ricorda che chi ha combattuto per la nostra libertà ci immaginava come un popolo unito.

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