Dal numero dei "Piccoli Mensile" Aprile 2008.
I nonni ricicloni...
I giocattoli dei nonni
Quando i vostri nonni erano piccoli, non esistevano i negozi di giocattoli ed allora si ingegnavano per costruirli. Stracci unti e bisunti venivano arrotolati, coperti da uno o più stracci variopinti, cuciti a forma di sfera ed ecco...il pallone! Se pioveva o andava a finire in una pozzanghera non si poteva più utilizzare perché si inzuppava d'acqua. La "mazza e lu piuzo" era un poco come il gioco del baseball americano di oggi. Si metteva un rametto di legno in bilico su un altro asse di legno, e poi con un bastone grande quasi un metro, si batteva parte del "piuzo " più alta e questa volava lontano.
Chi la faceva andare più lontano aveva vinto. Anche le bambole erano rare da trovare, ed allora la nonna, con scarti di stoffe, preparava la bambola per le nipotine. Gli occhi fatti con due bottoni, la bocca con della stoffa rossa, il naso con qualche pezzo di legno colorato ed i capelli quasi sempre con filamenti di pannocchie di granoturco. Un altro giocattolo fatto quasi sempre dal nonno, che sapeva lavorare il legno, era il carretto. La parte più difficile erano le ruote Ma lavorando anche alcuni giorni, il buon non netto, riusciva a fare delle ruote veramente rotonde. E questi giocattoli, spesso duravano anche decenni. Anche il cavalluccio a dondolo, per i bambini più piccoli, veniva costruito in legno.