Dal numero dei "Piccoli Mensile" Febbraio 2008.

Il cane e la lepre

Dietro ai sorrisi eccessivi e alle cortesie gratuite di persone sconosciute e non, si nasconde spesso un secondo fine subdolo e pericoloso.

Archivio I Piccoli
Cilento sabato 14 maggio 2022
di La Redazione
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Il cane e la lepre © web

Era un caldo pomeriggio di inizio estate. Un grazioso leprottino se ne andava fischiettando allegramente tra le distese fiorite dei campi che circondavano la fattoria in cui viveva. Gli venne una gran voglia di raggiungere il delizioso laghetto posto al limitare del bosco e senza riflettere, oltrepassò il recinto, dimenticando le raccomandazioni di mamma lepre. Il suo cammino venne interrotto da un pericoloso cane che, balzandogli davanti gli chiese: "Mio piccolo amico, cosa fai tutto solo per la strada? Non sai che esistono animali che potrebbero assalirti?" Il leprotto preoccupato rispose: "Volevo andare al laghetto". Cogliendo al volo l'occasione l'astuto animale propose: "Posso accompagnarti se vuoi, così non correrai rischi inutili" Il cucciolo accettò volentieri, ma fatti solo pochi passi il cane gli piombò addosso catturandolo con una piccola rete che teneva nascosta. Lo sistemò all'ombra di una pianta e si allontanò alla ricerca di qualche pezzo di legno per il fuoco. Rimasto solo il leprottino cominciò a piangere. 

Aveva paura. Sapeva che  presto sarebbe finito in padella per diventare un ottimo arrostino. Ma proprio quando tutto sembrava  perduto ecco che un grande e vecchio orso che aveva assistito alla scena, approfittando dell'assenza del cane, lo andò a liberare. "Oh, grazie! Mi avete salvato la vita!" -Strillò il cucciolo dalla gioia. "Smetti di gridare" borbottò il vecchio orso "e tornatene subito a casa. In men che non si dica il piccolino si precipitò alla fattoria dalla quale non sarebbe mai dovuto uscire. Quel pomeriggio egli aveva imparato una nuova lezione.

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