Giove, il gigante gassoso, gode del primato per il maggior numero di satelliti naturali: ne ha infatti 79! Esso è inoltre il più grande pianeta del Sistema Solare, e probabilmente le sue dimensioni hanno contribuito ad un così grande numero di lune orbitanti, data la forza gravitazionale che Giove stesso può esercitare. Tutte le lune contribuiscono alla bellezza inestimabile di Giove, di cui si può godere servendosi di telescopi e strumenti appositi.
Le più acclamate lune di Giove, sono senza alcun dubbio i cosiddetti Astri Medicei, scoperti nel 1610 da Galileo Galilei e così chiamati in onore della casata dei Medici. Esse furono i primi quattro oggetti individuati a non orbitare attorno alla Terra o al Sole, ma attorno a Giove: Io, Europa, Ganimede e Callisto sono i loro nomi.
Europa è il quarto satellite naturale del pianeta Giove per dimensioni e il sesto dell’intero sistema solare. È stato scoperto da Galileo Galilei il 7 gennaio 1610 assieme ad Io, Ganimede e Callisto, da allora comunemente noti con l’appellativo di satelliti galileiani.
È insieme a pochi altri corpi celesti considerata una potenziale “casa” di vita aliena. La superficie ghiacciata di Europa ricopre un oceano d’acqua liquida profondo diverse decine di chilometri. Lì sotto potrebbero esserci temperature e condizioni saline tali da sostenere una qualche forma di vita semplice.
La struttura di Europa è stata studiata ai tempi della missione Galileo organizzata dalla Nasa tra il 1989 e il 2003 che analizzò il pianeta da un’orbita ravvicinata. Oggi sappiamo, grazie anche a osservazioni di altre sonde e a modelli matematici, che le acque risalgono dall’oceano verso la superficie, si intrudono nei ghiacci e talora danno origine a giganteschi geyser, alti anche centinaia di chilometri.
Si sa anche che la superficie di Europa è esposta a una pioggia ininterrotta di radiazioni che provengono da Giove, radiazioni che possono distruggere o trasformare il materiale che arriva in superficie, e questo rende difficile comprendere se è davvero rappresentativo delle condizioni interne del satellite.
I nuovi studi sono fondamentali per definire con precisione le orbite della missione Europa Clipper Nasa, il cui lancio è previsto attorno al 2022, che avrà anche il compito di cercare indizi di possibili forme di vita.