Il Parco comprende 80 Comuni di cui alcuni poco abitati ed altri molto abitati. È un’Area Protetta ed è Patrimonio Mondiale UNESCO. Nel giro di pochi chilometri si passa dal mare alla montagna, dai sapori marinari ai piatti tipici dell’interno. La fascia costiera è un succedersi di insenature, piccole spiagge sabbiose, ripide pareti e promontori dominati da un complesso sistema delle torri di avvistamento e di difesa normanno-aragonese, collegato alle aree interne da rocche e castelli. Paestum, Velia e la Certosa di Padula, fanno parte della prestigiosa lista dei siti UNESCO. Paestum, fondata dagli Achei Sibariti intorno al VII sec. a.C., ci consente di ammirare i più belli e meglio conservati monumenti della Magna Grecia. Ai Focei si deve invece la fondazione di Velia nel VI secolo a.C. e la Certosa di San Lorenzo di Padula è un vero e proprio gioiello dell’architettura monastica, principale esempio del Barocco del Mezzogiorno. Tra le principali emergenze naturali del Parco c’è il Monte Cervati che con i suoi 1898 m. è il più alto della Campania e rappresenta, insieme con la zona del Monte Sacro o Gelbison, degli Alburni, del Monte Stella e del Bulgheria, il cuore naturalistico dell’Area Protetta. La natura calcarea degli Alburni, il cui nome deriva da Albus, ha originato numerose grotte, come quelle di Castelcivita, abitate fin dal Neolitico, e quelle di Pertosa-Auletta, che si snodano in un affascinante percorso sotterraneo di circa 2000 metri. Il Parco è anche la patria della Dieta Mediterranea ove lo scienziato americano Ancel Keys, ha studiato per anni lo stile di vita e la dieta del territorio, verificandone gli effetti benefici sulla nostra salute.
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