Oggi 20 maggio, per la Fao, è la Giornata mondiale delle api.
La FAO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
In questa giornata si propone di promuovere pratiche agricole sostenibili che tutelino gli habitat degli impollinatori, per garantire che le api continuino a svolgere un ruolo fondamentale negli ecosistemi e nei nostri sistemi alimentari, di cui ne sono parte essenziale.
Senza impollinatori non c’è vita, senza api all’uomo non resterebbero che pochi anni di vita. Quattro, per la precisione, secondo quanto profetizzato dal grande matematico Albert Einstein a cui si attribuisce una specifica frase sul tema.
Secondo la Fao, ad esempio, quasi tutte le piante da fiore selvatiche del mondo, dipendono direttamente dai loro impollinatori.
Ma chi sono gli impollinatori?
Le vespe, le farfalle, le falene, i coleotteri…
Il Wwf, ad esempio, sostiene che oltre il 40% degli impollinatori è a rischio di estinzione a livello globale e, in particolare, lo sono le api selvatiche e le farfalle.
Le cause principali di questa riduzione sono la distruzione, degradazione e frammentazione degli habitat, l’inquinamento da pesticidi, i cambiamenti climatici.
Ogni animale, compresi noi, ha bisogno di tre elementi essenziali per vivere: acqua, cibo e casa. Noi stiamo togliendo loro la casa e il cibo per la scomparsa delle aree naturali, ricche di fiori e di posti dove questi insetti possono fare il nido.