‘Bron e Anthony mettono 50 punti in due e i Lakers battono i Cavaliers nel quarto periodo, portando il record di squadra sul 3-3. Lo stesso per Brooklyn, che si sbarazza di Indiana grazie ai 29 punti di Harden (che va 19 volte in lunetta). Dallas crolla nel terzo quarto contro i Nuggets e perde a Denver. Un super Paul George da 42 punti non basta ai Clippers per evitare la sconfitta a Portland, mentre è tutto facile per Miami a Charlotte (con 32 punti di Butler). Sacramento vince ancora in trasferta e Toronto distrugge Orlando.
Ecco qui tutti i risultati della notte:
- NETS vs. PACERS (105-98). LaMarcus Aldridge segna 17 dei suoi 21 punti nel secondo tempo, e raggiunge così i 20.000 punti in carriera (48° giocatore della storia NBA a farcela), guidando i Nets a un successo più complicato del previsto a causa della pessima partenza (38-26 il parziale al primo quarto). Kevin Durant ne aggiunge 22 con: 7/10 al tiro, 11 rimbalzi e 7 assist, mentre l’altro grande protagonista è James Harden, che tira con 16/19 dalla lunetta e chiude con 29 punti, 8 rimbalzi e 8 assist. Indiana invece incassa la quinta sconfitta sulle prime sei gare della stagione (con 0-4 di record in trasferta), nonostante i 28 punti di Torrey Craig (in uscita dalla panchina) e il suo 9/16 dal campo, a cui aggiunge anche 11 rimbalzi. Il miglior realizzatore in quintetto è ancora Chris Duarte, che ne mette 19 con 19 tiri, mentre Domantas Sabonis deve accontentarsi di 16 punti, 7 rimbalzi e 6 assist (in 35 minuti sul parquet, chiusi con -23 di plus/minus).
- RAPTORS vs. MAGIC (110-109). Fred VanVleet segna 16 dei suoi 19 punti nel quarto periodo, a cui si aggiungono i 21+9 rimbalzi (e 9/14 dal campo) di Scottie Barnes, per battere definitivamente i Magic in un testa a testa particolare tra rookie e amici, come quello con Jalen Suggs, passato (all’ultimo Draft) dai Raptors che hanno scelto “a sorpresa” proprio Barnes. La giocata nel finale è di Gary Trent Jr., che devia la rimessa per Cole Anthony, sporca il possesso di Orlando e condanna la franchigia al terzo ko di fila in un avvio da 1-5 di record.
- HEAT vs. HORNETS (114-99). Il record delle ultime 25 stagioni parla chiaro. 190-1 le vittorie nei match in cui Miami è riuscita a conquistare almeno 26 lunghezze di vantaggio. Anche la sfida contro gli Hornets non fa eccezione, controllata per 48 minuti, nonostante i 23 punti di Gordon Hayward, i 22+8 rimbalzi di Miles Bridges e i 17 (con 3/6 dall’arco) di Kelly Oubre. Incolore invece la prestazione di LaMelo Ball, che chiude con soli 6 punti a referto e un modesto 2/14 al tiro. Il protagonista della serata in casa Heat è Jimmy Butler, autore di 32 punti, 10 rimbalzi e 5 assist (con 12/19 al tiro) e tantissime giocate decisive in difesa. Al resto pensa un Bam Adebayo sempre più essenziale e positivo per Miami. Per lui abbiamo 26 punti e 19 rimbalzi, conditi con un 10/16 dal campo. Terzo attore protagonista (stavolta in uscita dalla panchina) è Tyler Herro, partito fortissimo e autore di 26 punti (con 4/6 dall’arco) e 6 assist. Record di 4-1 per la squadra della Florida, che quest’anno fa davvero sul serio.
- KINGS vs. PELICANS (113-109). De’Aaron Fox chiude con 23 punti, mentre Richaun Holmes ne aggiunge 21, e così i Kings battono ad occhi chiusi i Pelicans, raccogliendo il terzo successo esterno in questo avvio di regular season (dopo ben due ko in casa). Solida anche la prova di Harrison Barnes (da 18 punti e 12 rimbalzi) e quella di Buddy Hield, che ne mette 20+6 rimbalzi e 3 triple. Sacramento alza il piede dall’acceleratore con un po’ troppo anticipo, ma i Pelicans non riescono a riprenderseli nel finale. Quinta sconfitta su sei gare per i Pelicans, che mandano tutto il quintetto in doppia cifra, ma a cui non bastano i 24 punti e 13 rimbalzi di Jonas Valanciunas, i 22+6 rimbalzi e 6 assist di Brandon Ingram (con 9/22 dal campo) e i 16+4 triple a bersaglio di Devonte’ Graham. Un momento complicato per una squadra che fatica a trovare ritmo dall’arco (con solo il 9/34 di squadra, contro i Kings) e a cui manca disperatamente il contributo di Zion Williamson, ancora fuori a causa di infortunio.
- BLAZERS vs. CLIPPERS (111-92). Prima vittoria delle ultime 7 sfide contro i Clippers per Lillard e compagni. E’ proprio il n°0 dei Blazers, con due triple (e 25 punti) a chiudere i conti, dopo che L.A. (sotto di 20) si era riportata a -4. Molto bene Jusuf Nurkic, autore di una doppia doppia da 14 punti e 17 rimbalzi, e ottime le percentuali dei tiri da tre dei padroni di casa, che tirano con 19/41 (circa un 46.3%) e dominano da paura a rimbalzo (con 63-43, +20 il vantaggio in loro favore). A L.A. non basta neanche un Paul George da 42 punti (uno in più del suo massimo stagionale segnato contro Memphis, a -6 dal suo record personale) e dopo aver ottenuto proprio contro Portland la sua unica vittoria stagionale, i Clippers incassano il 4° ko. L’unico altro giocatore in doppia cifra, per coach Lue, è Luke Kennard che, dalla panchina, fa 16 punti. Fatte salve le percentuali di Paul George (da 15/24), il resto del quintetto di L.A. tira con 6/29.
- NUGGETS vs. MAVERICKS (106-75). Torna Jokic, dopo il brutto colpo al ginocchio subito contro Utah, ma ai Nuggets bastano 25 minuti del centro serbo (che chiude con 11 punti, 16 rimbalzi e 8 assist), perché i Nuggets sono sempre in controllo e dominano facilmente i Mavs, sfiorando il 52% di tiro, di squadra. Will Barton è il miglior realizzatore per Denver (con 17 punti) ed è +15 il saldo a rimbalzo per gli uomini di coach Malone. Le percentuali di tiro dei Mavs dicono tutto di una serata storta e disastrosa. Dallas non va oltre il 30% dal campo e resta sotto del 22% di tiri da 3 punti, piazzando la miseria di un solo giocatore in doppia cifra su tutto il quintetto base (Luka Doncic con 16 punti ma pessime percentuali, da 5/18) e due in totale (Trey Burke, con 11 punti dalla panchina). In back-to-back dopo la sfida di San Antonio, i Mavs crollano nel terzo quarto, perso con 33-12.
- LAKERS vs. CAVALIERS (113-101). Successo meno facile del previsto per i Lakers, che riescono a sbarazzarsi dei Cavaliers soltanto nel finale, grazie ad un quarto periodo dominato da un LeBron tornato in campo in ottima forma, contro la sua ex squadra, dopo due gare d’assenza e che ha vinto soprattutto grazie al contributo difensivo che costringe Cleveland a segnare soltanto 16 punti nell’ultimo quarto. Alle 15 palle perse del primo tempo, i gialloviola ne fanno seguire solo 5 nella ripresa e trovano così il modo di portare a 3-3 il record di squadra. I protagonisti in casa Lakers sono LeBron e Melo Anthony, che insieme fanno 50 punti, con il primo che aggiunge 8 assist, 3 recuperi e una super tripla da oltre 10 metri (l’unica, in una serata imprecisa con solo 1/10 dall’arco). Carmelo invece è semi-infallibile dalla lunga distanza, in un match da 6/8 per le triple, mettendo a referto anche 5 rimbalzi e tante giocate decisive nel finale. Westbrook, poco coinvolto negli ultimi minuti, chiude con 19 punti e 8/13 al tiro, mentre sono 15+9 rimbalzi e 3 stoppate per Anthony Davis.